Nella giornata di lunedì, a causa del rimbalzo delle perdite durante la sessione asiatica, il dollaro ha concluso la sua tendenza al rialzo. Il dato sugli
Nella giornata di lunedì, a causa del rimbalzo delle perdite durante la sessione asiatica, il dollaro ha concluso la sua tendenza al rialzo. Il dato sugli ordini industriali, superiore alle aspettative, ha avuto scarsa influenza sull’apprezzamento dalla valuta degli Stati Uniti.
Durante la sessione asiatica, il dollaro si è nuovamente mosso in ribasso. L’andamento della giornata verrà probabilmente determinato dai dati sull’Eurozona che verranno diffusi in mattinata. In Germania, gli ordini industriali di gennaio segnano un -7,4% inferiore alla previsioni e al 5,2% di dicembre. Il Pil dell’Eurozona del terzo trimestre è risultato coerente con le aspettative.
Gli ultimi dati sulla Germania sono stati contrastanti. Sebbene l’aumento degli ordini industriali registrato a dicembre possa condurre a un balzo della produzione industriale a gennaio, i risultati diffusi nella mattinata di oggi sono stati tutt’altro che impressionanti. Gli ordini industriali sono diminuiti del 7,4%, ma il dato ha avuto un debole impatto sull’euro, in attesa della decisione di politica monetaria della Bce e della successiva conferenza stampa, previste per la giornata di giovedì.
Una revisione dei dati sul Pil non dovrebbe influire sull’andamento dell’euro. In Germania, Francia e Spagna, gli ultimi dati sul prodotto interno lordo hanno rispettato la lettura preliminare. Durante la sessione europea, tutto dipende, quindi, dal rischio geopolitico e, in particolare, dalle conseguenze sui mercati dei test missilistici effettuati dalla Corea del Nord.
Certamente, i mercati presteranno notevole attenzione ai dati sull’Eurozona in attesa della conferenza stampa che la Bce terrà nella giornata di giovedì. L’accelerazione dell’inflazione osservata a febbraio con il superamento del tasso obiettivo della Bce solleva dubbi sulla capacità di Draghi di mantenere l’attuale politica monetaria. Sarà difficile per Francoforte non modificare la politica monetaria nei prossimi mesi. L’aumento dei prezzi rappresenta, infatti, un palese fattore di rischio per l’economia dell’Eurozona.
Come previsto, durante la sessione europea, il rifiuto di Fillon di ritirare la propria candidatura alle elezioni presidenziali francesi ha pesato sull’euro. Tuttavia, la moneta unica europea ha invertito la tendenza al ribasso durante la sessione degli Stati Uniti, durante la quale la tensione per i test missilistici della Corea del Nord e l’arrivo di un sistema di difesa antimissile statunitense in Corea del Sud hanno pesato sulla propensione al rischio. Rimane da vedere fin dove Trump vorrà spingersi. Tuttavia, il dispiegamento del sistema statunitense irrita sia Pyoingyang sia Pechino.
Non è la prima volta che l’euro si muove in rialzo in un contesto di crescente rischio geopolitico. Per la sua natura di valuta di finanziamento, nella prima parte della sessione europea, l’euro dovrebbe continuare a essere sostenuto dal cambiamento nella propensione al rischio dei mercati. Alla redazione di questo articolo, la coppia EUR/USD guadagnava appena lo 0,01% per raggiungere gli 1,059834$, muovendosi in ribasso dal massimo intragiornaliero degli 1,06030$.
L’indice del dollaro spot ha recuperato le perdite iniziale, guadagnando lo 0,02% per raggiungere quota 101,6. I dati sulla bilancia commerciale di gennaio dovrebbero costituire un ulteriore peso per l’economia all’avvio del primo trimestre, ma non credo che il dollaro si muoverà nettamente in rialzo. Dopotutto, se si considera che, nel corso della settimana, verranno pubblicati i dati sulle buste paga dei settori non agricoli e che la Fed potrebbe innalzare i tassi per il secondo trimestre consecutivo…
Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.