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Il dollaro vira in ribasso a causa del deludente indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero

Da
James Hyerczyk
Aggiornato: Sep 1, 2016, 22:53 GMT+00:00

Nella giornata di giovedì, le borse degli Stati Uniti e il dollaro si sono mossi in ribasso a seguito della pubblicazione di un importante indice del

Il dollaro vira in ribasso a causa del deludente indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero

Nella giornata di giovedì, le borse degli Stati Uniti e il dollaro si sono mossi in ribasso a seguito della pubblicazione di un importante indice del settore manifatturiero, la cui lettura è risultata inferiore alle aspettative. Il declino delle borse è stato guidato dai titoli bancari, che hanno registrato la sessione peggiore in circa due mesi. Il deprezzamento del dollaro è derivato, invece, dal peggioramento delle aspettative degli investitori circa l’innalzamento dei tassi di interesse da parte della Fed

L’indice Ism del settore manifatturiero per il mese di agosto ha segnato 49,4, il minimo da gennaio. Al contempo, l’indice Markit dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero era a 52,0. Una cifra maggiore di 50 indica espansione, mentre una cifra inferiore a tale soglia suggerisce contrazione.

Per Peter Cardillo, capo economista per i mercati di First Standard Financial, “Quello di Ism è un dato decisamente negativo. Mostra, infatti, che il settore manifatturiero è nuovamente in recessione e apre la strada al mantenimentod ei tassi invariati da parte della Fed a settembre.”

Le prime richieste di sussidio di disoccupazione settimanali sono state 263000, in linea con le stime. Tuttavia, nel secondo trimestre, la produttività è scesa a un tasso annualizzato dello 0,6%. La lettura, seppur coerente con le aspettative, è peggiore del dato precedente del -0,5%.

La spesa per l’edilizia ha offerto un’ulteriore delusione, registrando lo 0,0%. I trader aspettavano un risultato dello 0,6%.

Il Dow Jones ha inizialmente perso circa 100 punti, ma ha poi recuperato per trascorrere gran parte della sessione in ribasso di circa 75 punti. Lo S&P 500 ha ceduto circa lo 0,6%. Il NASDAQ è sceso di circa lo 0,4%. Tutti i tre indici principali avevano aperto in rialzo, ma hanno poi invertito la tendenza. Il settore finanziario è quello che ha registrato le perdite maggioro, soprattutto per quanto concerne i titoli di alcune tra le banche principali.

Nella giornata di giovedì, il prezzo del greggio degli Stati Uniti si è mosso in forte ribasso. I contratti future ormai prossimi alla scadenza a ottobre sono scesi a 43,38$, perdendo 1,33$ ossia il 2,90%. Il principale fattore del declino è stato costituito dalla preoccupazione per l’offerta. I trader continuano, infatti, a reagire ai dati pubblicati nella giornata di mercoledì dall’Agenzia degli Stati Uniti per l’Informazione sull’Energia, che hanno mostrato un incremento delle scorte superiore alle aspettative.

Durante la sessione di giovedì, il deprezzamento del dollaro ha contribuito al rialzo dell’euro e della sterlina. Il dollaro si è deprezzato contro le altre valute a seguito della pubblicazione dei dati sulla produttività negli Stati Uniti, nell’ultimo mese inaspettatamente diminuita. La lettura rinnova la preoccupazione per l’effettivo miglioramento dell’economia degli Stati Uniti, diffondendo nuovi dubbi circa la possibilità che la Fed decida di innalzare i tassi nel 2016.

Nella giornata di giovedì, la coppia GBP/USD ha guadagnato più dell’1% dopo la pubblicazione dei dati che hanno mostrato il balzo, uno tra i più elevati che si ricordi, sperimentato dal settore manifatturiero del Regno Unito nel mese di agosto. L’apprezzamento del cambio è stato alimentato dall’indice dei direttori degli acquisti Markit/CIPS, balzato ad agosto al massimo degli ultimi dieci mesi di 53,3, recuperando nettamente il minimo dei tre anni toccato a luglio a seguito della Brexit

Il dato nettamente positivo dell’indice dei direttori degli acquisti del Regno Unito e il successivo apprezzamento della sterlina suggeriscono che i trader stanno iniziando a valutare la possibilità di un ulteriore taglio del tasso di interesse da parte della Banca d’Inghilterra alla sua prossima riunione del 15 settembre.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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