Mercoledì il rafforzamento del dollaro USA ha tenuto sotto pressione i mercati di euro, sterlina britannica e commodity. Dopo diverse giornate dominate da
La coppia GBP/USD cede terreno in seguito alla decisione della Banca d’Inghilterra di lasciare invariati i tassi di interesse e le attuali misure di stimolo. Il cComitato per la Politica Monetaria della BoE si è espresso ancora una volta (otto contro uno) a favore del mantenimento dei tassi al minimo record dello 0,5%. A giustificare questo voto è stato principalmente il nuovo crollo dei prezzi del petrolio a livello globale, il rallentamento della crescita dei salari in Gb e l’impatto negativo sull’inflazione.
Anche i verbali dell’ultima riunione mostrano la mancanza di fretta da parte della Banca centrale di allinearsi all’aumento dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve della prossima settimana, dato che non esiste nessun “collegamento meccanico” fra le decisioni della banca e quelle delle altre banche centrali.
La coppia EUR/USD si è mossa in ribasso quando i venditori ancora una volta sono entrati in corrispondenza del livello critico 1,10. L’andamento del prezzo suggerisce che le azioni di copertura short, innescate dall’annuncio della scorsa settimana da parte della Banca Centrale Europea di un pacchetto di stimolo al di sotto delle aspettative potrebbe essersi esaurite.
Su Comex i future sull’oro con scadenza a febbraio continuano a muoversi ribasso ma, in vista dell’aumento dei tassi di interesse stesso per la prossima settimana, il mercato rimane all’interno della recente gamma di oscillazione. Il rafforzamento del dollaro ha contribuito a pregiudicare l’interesse nei confronti dell’oro da parte degli investitori stranieri. Dei tassi di interesse elevati rendono l’oro meno appetibile perché nono prevede il pagamento di interessi né dividendi.
I future sul petrolio greggio con scadenza a gennaio rimangono pressoché invariati con una leggera tendenza ribassista; i venditori continuano a premere sul mercato reagendo alla decisione della scorsa settimana da parte dell’Opec di non intervenire sui livelli di produzione. Il mercato mercoledì si è mosso in netto rialzo in seguito alla pubblicazione del rapporto dell’agenzia d’informazione sull’energia che segnale un prelievo superiore alle aspettative. I venditori hanno colto l’opportunità di vendere a prezzi migliori, interrompendo il rally a 38,99$.
Per quanto riguarda gli altri dati del giorno, le richieste di sussidi di disoccupazione superano le aspettative con 282.000 unità, contro le 266.000 previsti dai trader. I prezzi dei beni importati scendono dello 0,4% contro un – 0,8 previsto dai trader e scontato sul mercato.
In giornata il presidente della Buba tedesca terrà un discorso alle 1:00 del pomeriggio orario ET mentre alle 1:30 del pomeriggio sarà la volta del Governatore della Banca d’Inghilterra Carney.