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Il dollaro Usa rimbalza, ma le valute e le materie prime si dirigono a ottenere guadagni settimanali

Da
James Hyerczyk
Pubblicato: Jun 20, 2015, 01:43 GMT+00:00

Nella giornata di venerdì, un rialzo del dollaro Usa, derivante da un rimbalzo, ha contribuito a esercitare pressione sulle valute straniere e sui prezzi

Il dollaro Usa rimbalza, ma le valute e le materie prime si dirigono a ottenere guadagni settimanali

Nella giornata di venerdì, un rialzo del dollaro Usa, derivante da un rimbalzo, ha contribuito a esercitare pressione sulle valute straniere e sui prezzi delle materie prime. Tuttavia, ci si aspetta che, alla fine della settimana, sia le une che le altre si muovano in rialzo.

La giornata di oggi ha visto pochi aggiornamenti, così dando agli investitori una scusa per ritirare i profitti dopo i forti rialzi che hanno caratterizzato l’euro, la sterlina britannica e l’oro. In Germania, l’indice dei prezzi al consumo è rimasto invariato, mancando la stima dello 0,2%. Il saldo delle partite correnti dell’Eurozona è aumentato a 22,3 miliardi da 18,0 miliardi, più alto, quindi, degli stimati 18,1 miliardi. Nel Regno Unito, l’indebitamento netto della publica amministrazione è risultato pari a 9,4 miliardi a fronte di una stima di 10,1 miliardi.

In base alle aspettative, nella settimana in corso, la coppia EUR/USD dovrebbe registrare un modesto guadagno, nonostante i persistenti problemi con la Grecia. Atene sta, infatti, tentando ancora di giungere a un accordo con i suoi creditori al fine di poter restituire al Fondo Monetario Internazionale la cifra dovuta entro il 30 giugno. Nel corso di questa settimana, la dichiarazione della Federal Reserve degli Stati Uniti ha rappresentato il migliore sostegno per la coppia Forex.

Durante la settimana corrente, la coppia GBP/USD ha ricevuto una forte spinta dal risultato fortemente positivo conseguito dall’inflazione al consumo nel Regno Unito. Sebbene la lettura dello 0,1% fosse attesa, tale dato è stato di gran lunga migliore del -0,1% del mese scorso. Un simile esito potrebbe indicare che l’economia britannica è riuscita a evitare un lungo periodo di deflazione.

I toni da colomba della dichiarazione della Fed hanno contribuito a far muovere il dollaro Usa in ribasso. Sul Comex, ciò ha provocato un aumento della domanda per i contratti future sull’oro con scadenza ad agosto. La Fed non ha aumentato i tassi di interesse, ma ha aggiunto di essere ancora preoccupata dalla bassa inflazione. La banca centrale degli Stati Uniti ha, inoltre, abbassato la sua stima per il Pil del 2015. La presidente della Fed, Janet Yellen, ha affermato che l’aumento dei tassi di interesse sarà graduale. Tutto ciò ha condotto qualche economista a spostare la data della prossima manovra restrittiva da settembre a dicembre.

I contratti future sul greggio hanno terminato la settimana lievemente in rialzo. L’Agenzia degli Stati Uniti per l’Informazione sull’Energia ha annunciato un ulteriore calo delle scorte, che rappresenta la settima riduzione consecutive. Ciò può aver sostenuto il mercato, ma non è stato sufficiente a innescare una rottura al rialzo. Un simile esito è dovuto alla perdurante preoccupazione degli investitori per l’eccesso di offerta globale e per la sovraproduzione da parte dei membri dell’Opec.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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