La caduta del dollaro USA continua a condizionare l'umore dei mercati. A contribuire al ribasso del dollaro, una serie di dati negativi sull'economia USA.
La caduta del dollaro USA continua a condizionare l’umore dei mercati. A contribuire al ribasso del dollaro, una serie di dati negativi sull’economia USA.
Secondo i dati del Dipartimento del Lavoro, nel quarto trimestre la produttività Usa lascia sul terreno il 3%; si tratta della più forte contrazione del primo trimestre 2014, un tonfo di dimensioni notevoli che potrebbe indica una fase di stagnazione della crescita economica negli USA. La scorsa settimana le richieste di sussidi disoccupazione aumentano di 8000 unità salendo a 285.000, contro i 280.000 previsti dei trader. Qualora i dati dovessero raggiungere o superare la soglia dei 300.000 il mercato potrebbe reagire favorendo un rialzo. Si tratta della 48ª settimana consecutiva in cui il dato sulle richieste di disoccupazione rimane sotto le 300.000 unità, la più lunga serie positiva dall’inizio degli anni 70.
Gli ordini a dicembre sono diminuiti del 2,9 per cento, secondo il Dipartimento del Commercio, contro un calo del 2,6 per cento previsto.
I dati economici negativi hanno spinto in ribasso il dollaro degli Stati Uniti e sostenuto l’ipotesi che la Fed abbandoni i suoi piani per eventuali rialzi dei tassi nel 2016.
Non ci sono dati economici rilevanti fuori dalla zona euro per oggi, ma il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi ha tenuto un discorso. La coppia EUR/USD si è mossa in netto rialzo dopo che Draghi ha discusso i pro e i contro nell’utilizzo della politica monetaria per combattere l’inflazione. Draghi ha anche detto che la banca centrale non “si arrenderà” ad una bassa inflazione.
“Un atteggiamento attendista e l’estensione degli orizzonti politici portano con sé dei rischi: nella fattispecie una liberazione delle aspettative che porta a una bassa inflazione persistente” argomenta Draghi. “Se ciò dovesse avvenire, avremmo bisogno di molte altre misure di politica monetaria accomodante per invertire rotta. Visto da questa prospettiva, i rischi implicati in un’azione tardiva superano i rischi legati a un’azione anticipata”.
L’euro probabile si è mosso in netto rialzo a causa della debolezza del Dollaro Statunitense, visto che Draghi non ha detto nulla di rialzista ed é sembrato anzi piuttosto accomodante.
Anche la sterlina britannica si è mossa in rialzo in scia ai dati economici deboli degli Stati Uniti; i trader in primo luogo hanno ignorato la notizia secondo la quale la Banca d’Inghilterra avrebbe tagliato le sue previsioni per la crescita economica. Nel suo ultimo rapporto sull’inflazione, ha tagliato la sua previsione per la crescita del PIL di quest’anno dal 2,5% di novembre al 2,2%.
La BoE ha anche rilasciato i verbali dell’ultima riunione della commissione per la definizione del tasso di interesse, che ha votato 9-0 per mantenere i tassi di interesse allo 0,5%. Ian McCafferty, che aveva votato per un aumento a partire da agosto, questo mese inaspettatamente ha votato per mantenere lo status quo.
La banca centrale ha anche rivisto al ribasso le sue aspettative sui salari. La BoE si aspetta ora che la retribuzione media settimanale aumenti del 3% quest’anno, in calo dal 3,75% previsto tre mesi fa.
Giovedì i future sul petrolio greggio con scadenza a marzo hanno fatto registrare una giornata di scambi agitata con oscillazioni su ambo i versanti. I fondamentali di domanda e offerta sono ancora prevalentemente ribassisti, ma i trader short stanno coprendo in previsione di un incontro tra paesi OPEC e non OPEC. Nel corso della riunione, i partecipanti dovrebbero discutere di tagli alla produzione. La volatilità del greggio è alta in questo momento perché il mercato è saturo di rumors.
La caduta dei tassi di interesse negli Stati Uniti e la notizia che gli investitori hanno abbassato le aspettative di un rialzo dei tassi della Fed nel 2016 hanno spinto i future sull’oro con scadenza ad aprile ai massimi dal 29 ottobre. Come avviene per i mercati valutari, il calo del dollaro USA responsabile del rialzo sul mercato dell’oro
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.