Questo tipo di azione del prezzo indica che gli investitori si aspettavano un messaggio dai contenuti decisamente più da falco rispetto a quello reso noto dalla Fed.
Sebbene la Banca del Giappone abbia attuato un’inattesa revisione della sua politica monetaria, i trader dello yen non ne sono stati impressionati, continuando a spingere la coppia USD/JPY in ribasso. Il deprezzamento trae origine dall’idea dei trader secondo cui la banca centrale nipponica sta esaurendo le idee e gli strumenti per stimolare l’economia e svalutare lo yen.
I dati sull’economia degli Stati Uniti, pubblicati nella giornata di giovedì, sono stati diversi e hanno fatto poco per provocare una reazione significativa da parte dei trader. Le richieste di sussidio di disoccupazione settimanali sono risultate migliori delle aspettative: la lettura è stata di 252000 unità a fronte delle 261000 attese.
L’indice del prezzo delle abitazioni è salito dello 0,5%, più dello 0,3% stimato. Tuttavia, le vendite di abitazioni esistenti hanno deluso i trader, segnando 5,33 milioni a fronte dei 5,45 milioni previsti. Infine, l’indice principale del Conference Board ha registrato un calo dello 0,2%, superiore allo 0,0% atteso.
I contratti future sull’oro con scadenza a dicembre negoziati sul Comex si sono mossi in rialzo. Tuttavia, i guadagni sono stati limitati a causa dell’annuncio della Fed. Nella giornata di oggi, il rialzo ai 1345,20$ ha fatto aumentare l’oro di 13,80$, ossia dell’1,03%. Probabilmente, la mossa ha rappresentato la prosecuzione della reazione al deprezzamento del dollaro e alla decisione della Fed di mantenere i tassi invariati a settembre. Tuttavia, i guadagni possono essere stati limitati dall’elevata possibilità di una manovra restrittiva a dicembre.
I contratti future sul greggio con scadenza a novembre hanno continuato a ricevere supporto dalla riduzione delle scorte, segnalata dal rapporto pubblicato nella giornata di ieri dall’Agenzia degli Stati Uniti per l’Informazione sull’Energia, e dal deprezzamento subito dal dollaro durante la sessione odierna. Il ribasso della valuta degli Stati Uniti potrebbe far aumentare la domanda di petrolio. Greggio e Brent sono saliti a massimi non toccati da agosto. Tale incremento dimostra il miglioramento dei fondamentali negli Stati Uniti.