Nella prima mattinata di mercoledì, si è assistito ad un ulteriore rialzo del dollaro dopo una vera e propria esplosione dei prezzi del
La riscossione degli utili nel settore delle valute legate alle materie prime, come il dollaro australiano e quello canadese, stanno anch’essi spingendo il dollaro in rialzo.
Mercoledì, la coppia NZD/USD si è mossa in ribasso, seguendo l’andamento del dollaro australiano. Il cambio ha, quindi, chiuso a quota 0,6723, in ribasso di 0,0020 punti, ossia del -0,30%. La riscossione degli utili e la chiusura delle posizioni in vista dell’incontro di giovedì della banca centrale neozelandese sono stati i fattori chiave che hanno determinato la pressione di vendita.
I trader si attendono che le dichiarazioni della Rbnz mostrino un contenuto favorevole a misure espansive. Secondo i trader, tali dichiarazioni comprenderanno un possibile taglio del tasso di interesse a breve termine nel prossimo futuro. Il documento della Rbnz dovrebbe, poi, contenere valutazioni sull’andamento del dollaro neozelandese, secondo cui la divisa ha un valore più elevato rispetto a quello garantito a causa di prezzi delle materie prime più bassi e di una crescita economica interna piuttosto moderata.
Sempre nella giornata di mercoledì, si è assistito ad un ulteriore ribasso della coppia USD/JPY , che si è portata a quota 112,405. In ogni caso, alcune leggere fluttuazioni a breve termine hanno aiutato il cambio a portarsi in parità fino a un valore di 112,617.
L’andamento dei prezzi degli ultimi 5 giorni suggerisce che la valuta trainante è lo yen, dal momento che il mercato delle materie prime e quello azionario stanno iniziando a mostrare segnali di saturazione determinati dalla riscossione degli utili.
L’azione dei prezzi di oggi sarà fortemente condizionato dall’andamento dei prezzi del greggio e delle borse statunitensi. Una giornata caratterizzata da avversione al rischio potrebbe aggiungere ulteriore pressione sulla coppia USD/JPY. Lo yen potrebbe muoversi in ribasso soltanto se la sessione di oggi dovesse rivelarsi connotata da propensione al rischio.
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Per la terza giornata consecutiva, si è assistito al rialzo della coppia USD/CNY. Dati economici piuttosto deboli hanno, infatti, suscitato le aspettative di una maggiore pressione sulle autorità cinesi perché attuino un deprezzamento della valuta con l’obiettivo di favorire le esportazioni. La coppia si è portata a quota 6,5195 per poi invertire la tendenza e terminare la sessione a quota 6,5182, in rialzo di 0,0108 punti, ossia dello 0,17%. Fino a questo momento, questa settimana lo yuan si è deprezzato dello 0,26% rispetto al dollaro. La scorsa settimana si era assistito ad un rialzo dello 0,67% sempre rispetto al dollaro.
La Banca Popolare Cinese ha fissato il tasso di riferimento odierno per lo yuan a 6,5106, un valore di 65 punti base più basso rispetto a quello di martedì, quando il mid-price era stato impostato a un record bimestrale di 6,5041 per dollaro. La Pboc consente che lo yuan venga negoziato fino a un 2% al di sopra o al di sotto della soglia del mid-price.
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La coppia EUR/JPY si è mossa in ribasso, con gli investitori si attendono una dichiarazione di politica monetaria dai toni aggressivi da parte della Banca Centrale Europea, che si riunirà giovedì. Uno scenario di avversione rischio ha aiutato gli investitori a orientarsi verso il basso rendimento dello yen, la valuta rifugio per eccellenza. La coppia è ha toccato i minimi a quota 123,436, in ribasso dei 0,427 punti, ossia del -0,34%.
Ci si attende che la Bce tagli di 10 punti base il tasso sui depositi e che incrementi i suoi acquisti di asset mensili fino a un valore di 10 miliardi di euro. Alcuni ritengono che la Bce possa essere addirittura più aggressiva, tagliando il tasso sui depositi di ben 20 punti base o anche più, impegnando centinaia di miliardi di euro per il suo programma di acquisto di asset mensili.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.