Il dollaro si lecca le ferite

Dalla mattinata di ieri, dopo essere stato trascinato in ribasso dalle dichiarazioni di Trump, il dollaro ha sperimentato un lieve recupero. Il presidente degli Stati Uniti ha affermato di preferire bassi tassi di interesse, dando un chiaro segnale della propria intenzione di nominare delle colombe alla Fed. Trump ha aggiunto che, a suo parere, il dollaro è troppo forte, specie in confronto con le valute degli altri paesi, manipolate affinché rimangano deboli. Tali dichiarazioni sono state sufficienti a consegnare l’iniziativa a quanti puntano sul ribasso del dollaro, provocando l’uscita dei rialzisti dal mercato.

Tutto ciò ha spinto in rialzo coppie come EUR/USD e GBP/USD e ha contribuito a fare aumentare il prezzo dell’oro, tema principale della serata di ieri. Nella mattinata di oggi, diverse coppie correggono la loro tendenza al rialzo, perdendo parte dei guadagni. Nel breve periodo, il dollaro dovrebbe rimanere debole. Infine, considerato il lungo fine settimana che attende i mercati, si potrebbe assistere a una riscossione dei profitti su varie coppie.

Per quanto riguarda il resto della giornata, i dati sono scarsi: gli unici degni di nota sono le vendite del settore manifatturiero del Canada e l’indice dei prezzi alla produzione e il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti. Nessuno di questi dati dovrebbe essere tale da influire sull’andamento dei mercati: nella giornata di oggi, il dollaro dovrebbe, dunque, rimanere debole. All’avvicinarsi delle festività pasquali, si potrebbe manifestare una notevole volatilità verso la fine della giornata in attesa della sessione particolarmente tranquilla prevista per domani. Pertanto, è di particolare importanza rimanere all’erta e attendere il momento giusto per entrare nel mercato e investire sul ribasso del dollaro.