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Il dollaro rimane invariato. Il G20 e Merkel al centro dell’attenzione

Da
Bob Mason
Pubblicato: Mar 17, 2017, 12:01 GMT+00:00

Nell'ultima settimana, i mercati hanno dovuto prendere in considerazione un gran numero di eventi. Ad esempio, le decisioni sulla politica monetaria di

Il dollaro rimane invariato. Il G20 e Merkel al centro dell’attenzione

Nell’ultima settimana, i mercati hanno dovuto prendere in considerazione un gran numero di eventi. Ad esempio, le decisioni sulla politica monetaria di Fed, Banca del Giappone, Banca Nazionale Svizzera e Banca d’Inghilterra. La Fed e la Banca d’Inghilterra hanno avuto l’impatto più significativo sulle rispettive valute.

Forse, la maggiore sorpresa della settimana è stato il dissenso di Forbes durante la riunione del Comitato per la Politica Monetaria svoltasi nella giornata di ieri. Il voto a favore dell’innalzamento dei tassi ha, infatti, colto di sorpresa i mercati, portando la coppia GBP/USD a 1,23$.

La giornata di oggi è praticamente priva di informazioni rilevanti:  verranno, infatti, diffusi soltanto i dati sul commercio dell’Eurozona per il mese di gennaio e quelli sulla produzione industriale e la fiducia dei consumatori degli Stati Uniti.

L’attenzione dei mercati sta virando dalla polita monetaria al vertice del G20 in Germania.

Si è molto discusso di manipolazione delle valute, con Trump che ha minacciato di applicare tariffe sulle esportazioni di quei paesi che, a suo giudizio, approfittano del deprezzamento della valuta. I  mercati temono un confronto tra il segretario del Tesoro degli Stati Uniti e gli altri ministri delle Finanze, poiché potrebbe ostacolare un apprezzamento del dollaro. L’amministrazione Trump guarda certamente con favore a un dollaro in ribasso.

Nella giornata di oggi, si svolgerà l’incontro tra Trump e Merkel, che era stato rinviato a causa delle difficili condizioni meteorologiche. La Germania è una delle economie accusate da Trump di approfittare di ragioni di scambio vantaggiose. Sarà, quindi, certamente interessante seguire lo sviluppo delle discussioni. I leader europei continuano a guardare all’amministrazione Trumpm con scetticismo e preoccupazione. Nelle ultime settimane, Trump è stato relativamente silenzioso, evitando dichiarazioni negative sul commercio che avrebbero reso più difficile la rinegoziazione di un accordo commerciale tra l’UE egli Stati Uniti.

Vi è poi da considerare l’opinione di Trump sulla Brexit. L’attivazione della procedura ex art. 50 del TUE da parte del governo britannico è prevista per la prossima settimana. Il presidente degli Stati Uniti potrebbe premere su Merkel affinché adotti un atteggiamento ragionevole durante i negoziati con Londra. Tal eventualità avrebbe effetti positivi sulla sterlina e negativi sull’euro. I mercati sono fin troppo consapevoli del fatto che l’andamento dei negoziati con il governo britannico non dipenderà soltanto da Merkel.

Alla redazione di questo articolo, la coppia GBP/USD guadagna lo 0,19% per salire a 1,2383%. In attesa dell’incontro tra Trump e Merkel, la sterlina che continua a essere sostenuta dal voto contrario espresso da Forbes e l’indice del dollaro spot cede lo 0,08% per scendere a quota 100,27, recuperando dal minimo intragiornaliero di quota 100,16. Quanti puntano sul rialzo del dollaro sono stati certamente delusi dagli eventi di questa settimana e, forse, ancor più da Trump che, completamente impegnato a denunciare la presunta registrazione delle sue conversazioni per ordine di Obama, deve ancora dare attuazione alle sue promesse elettorali. È opinione diffusa che l’amministrazione Trump stia cercando di distrarre i mercati dai suoi fallimenti. A oggi, l’unico successo è il deprezzamento del dollaro, verificatosi nonostante l’innalzamento dei tassi attuato dalla Fed nella giornata di mercoledì.

Sull'Autore

Bob Masonauthor

Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.

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