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Il dollaro di Trump

Da
Bob Mason
Pubblicato: Mar 29, 2017, 09:55 GMT+00:00

Quanta differenza può fare un solo giorno… Le borse sperimentano un rimbalzo e il dollaro si muove in rialzo per la seconda sessione consecutiva. Nella

Il dollaro di Trump

Quanta differenza può fare un solo giorno…

Le borse sperimentano un rimbalzo e il dollaro si muove in rialzo per la seconda sessione consecutiva. Nella giornata di martedì, l’indice del dollaro spot ha chiuso con un guadagno dello 0,55%.

A quanto pare, dopo la mancata approvazione della riforma del sistema sanitario, i mercati hanno dato a Trump una seconda occasione. Tuttavia, se la riforma del sistema tributario dovesse fare la stessa fine, difficilmente i mercati saranno altrettanto comprensivi.

Tutto è dipeso da come l’amministrazione repubblicana ha gestito la sconfitta alla Camera dei Rappresentanti. L’intenzione della Casa Bianca di andare avanti con le altre misure proposte in campagna elettorale ha certamente limitato l’andamento negativo della sessione di lunedì, facendo sì che i mercati abbandonassero il pessimismo.

I mercati sono stati spinti in rialzo dai dati sulla fiducia dei consumatori negli Stati Uniti, che tocca il massimo degli ultimi sedici anni. Al contempo, il deprezzamento del dollaro contribuisce a ridurre il disavanzo commerciale degli Stati Uniti. Tuttavia, come si è osservato nelle ultime settimane, l’andamento del dollaro e delle borse statunitensi dipende più da Trump che dalla Fed.

Nel corso della settimana, i membri del Fomc hanno adottato toni più da falco, ma le loro dichiarazioni continuano a essere ignorate dai mercati. Dopo la manovra restrittiva di marzo, pare, infatti, troppo presto per cominciare a considerare realistico un quarto innalzamento dei tassi.

Affinché il dollaro possa sperimentare un deciso rimbalzo, Trump deve attuare la riforma del sistema tributario, alla quale, secondo i mercati, seguiranno le misure di stimolo.

Il calendario economico di oggi è particolarmente tranquillo. Gli unici dati rilevanti sono sulle vendite di abitazioni pendenti negli Stati Uniti per il mese di febbraio. Durante la sessione europea, il dollaro dovrebbe continuare a muoversi in rialzo. Non vi sono, infatti, fattori in grado di provocare un deprezzamento della valuta degli Stati Uniti.

Nel Regno Unito, la sterlina si muove in ribasso, cedendo lo 0,35% per toccare gli 1,2407$ alla redazione di questo articolo. Il deprezzamento di oggi segue quello dello 0,87% subito nella giornata di martedì, derivante sia dal rialzo del dollaro sia dall’attivazione della procedura di recesso dall’UE da parte del governo britannico.

Data l’assenza di dati rilevanti sulla Gran Bretagna fino alla giornata di venerdì, la sterlina rimarrà esposta, ma l’incertezza potrebbe portare i mercati a comprare al ribasso. Durante le prime ore della sessione asiatica, la sterlina ha recuperato dal minimo intragiornaliero degli 1,2377$.

Alla redazione di questo articolo, l’indice del dollaro spot guadagnava lo 0,20% per portarsi a quota 99,915. Quota 100 dovrebbe essere raggiunta entro la fine della giornata, con il dollaro spinto in rialzo dal mutato sentimento verso le misure di stimolo di Trump, dall’aumento del prezzo del greggio, dal netto miglioramento della fiducia dei consumatori e dalle sue conseguenze per l’economia degli Stati Uniti.

Certamente, l’andamento del dollaro non dipende più dalla Fed, ma da Trump. Se intende riottenere il controllo sulla valuta, la banca centrale deve attuare politiche restrittive.

Sull'Autore

Bob Masonauthor

Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.

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