Il dollaro consolida a causa dell’incertezza, la sterlina si muove in rialzo

Durante la sessione di martedì, i contratti future sull’indice del dollaro con scadenza a giugno si sono mossi in lieve rialzo, con i mercati ancora incerti dopo le dichiarazioni rese dalla presidente della Federal Reserve, Janet Yellen, nella giornata di lunedì e a seguito della pubblicazione del rapporto sulle buste paga non agricole degli Stati Uniti, diffuso nella giornata di venerdì. Il documento ha registrato, per il mese di maggio, l’incremento dell’occupazione più basso in più di cinque anni, abbattendo le aspettative di un innalzamento dei tassi nel breve periodo. L’indice del dollaro ha raggiunto quota 93,91, guadagnando  0,02 punti ossia lo 0,020%.

La coppia GBP/USD si è mossa in lieve rialzo dopo tre giorni di pressione di vendita causata dai sondaggi sulla Brexit, che mostrano come la maggioranza dei Britannici favorevole al recesso dall’Unione Europea. La coppia ha guadagnato 0,0102 punti, ossia lo 0,70%, raggiungendo quota 1,4579. Durante la sessione asiatica, mentre il mercato si muoveva in rialzo, le posizioni short sono state chiuse in maniera aggressiva, lasciando numerosi investitori confusi. Due nuovi sondaggi indicano una stretta preferenza per la permanenza del Regno Unito nell’Unione Europea. L’azione del prezzo suggerisce che la volatilità sarà il tema principale fino al referendum del 23 giugno.

Nella giornata di martedì, la coppia EUR/USD è rimasta invariata tendente al ribasso, chiudendo a quota 1,1349 con una perdita di 0,0006 punti, ossia dello 0,06%. L’assenza di nuovi dati economici sull’Eurozona e sugli Stati Uniti ha lasciato numerosi investitori ai margini. Alcuni di essi ritengono che il cambio rimarrà probabilmente all’interno della gamma di oscillazione fino al referendum nel Regno Unito. Il capitale di rischio è stato, infatti, ritirato dai mercati in attesa del risultato del referendum sulla Brexit.

Nella giornata di martedì, l’apprezzamento del dollaro e l’incremento della domanda di titoli ha esercitato pressione sui contratti future sull’oro negoziati sul Comex.  L’ultima lettura registra l’oro in ribasso di 1$, ossia dello 0,08%, a 1246,40$. Attualmente, l’oro sta rispecchiando l’azione del prezzo del dollaro: nel breve periodo, potrebbe rimanere all’interno della gamma di oscillazione, mentre gli investitori tentano di capire se l’economia degli Stati Uniti sia sufficientemente forte da garantire un innalzamento dei tassi da parte della Fed nel mese di luglio. L’attuale azione del prezzo e le ultime dichiarazioni di Yellen suggeriscono che una manovra restrittiva a giugno sia esclusa, seppur ancora possibile nel prossimo mese.

Nella giornata di martedì, il greggio ha raggiunto i massimi degli ultimi otto mesi. Il Brent ha toccato un picco di 51,30$, prima di scendere a 51,08$, aumentando di 53 centesimi. I contratti future sul Wti sono stati negoziati a 50,37$, per poi ridiscendere a 51,08$ al barile, con un rialzo di 34 centesimi.

Secondo i trader, l’incremento del prezzo è stato causato dal lieve ribasso del dollaro e dagli attacchi agli impianti in Nigeria, che continuano a contribuire alla riduzione della produzione. Per la Reuters, il rapporto dell’American Petroleum Institute, che verrà pubblicato nel pomeriggio di oggi, dovrebbe registrare, per l’ultima settimana, un calo delle scorte di greggio commerciale degli Stati Uniti pari a 3,5 milioni di barili.

Per la prima volta dal 28 aprile, il Dow Jones è salito, nella stessa giornata, al di sopra della soglia psicologica di 18,000. L’indice è stato spinto in rialzo dai notevoli guadagni dei titoli energetici.