Il clima di crescente tensione in Medioriente spinge il greggio in rialzo di quasi il 3%

Lunedì i future sul petrolio greggio con scadenza a febbraio si muovono in netto rialzo in seguito alla decisione da parte dell’Arabia Saudita di interrompere le relazioni diplomatiche con l’Iran, dopo le proteste e i disordini verificatisi in scia all’esecuzione di un leader religioso Sciita. L’Arabia Saudita ha annunciato la decisione ieri, il giorno successivo all’assedio all’ambasciata di Teheran avvenuto in seguito all’esecuzione. Il mercato del petrolio ha reagito con un netto rialzo in scia ai timori che il riacuirsi delle tensioni geopolitiche in Medioriente potesse minacciare i rifornimenti di petrolio.

Il rally è probabilmente legato ad azioni di copertura short e agli aggiustamenti di posizione alla luce dei nuovi eventi, ma gli incrementi saranno limitati anche a causa dell’eccesso di offerta di petrolio greggio. A meno che non si verifichi un deciso calo di offerta da parte di questi due paesi -e della più ampia comunità dei paesi produttori di petrolio – il problema dell’eccesso di offerta è destinato a persistere, e di conseguenza il prezzo del petrolio continuerà a scendere.

Su Comex i future sull’oro con scadenza a febbraio si muovono in rialzo del 2%, beneficiando del clima di crescente tensione in Medioriente e del crollo dei mercati azionari globali. Il calo repentino delle borse è stato innescato dei dati deludenti sull’economia cinese e dai conseguenti timori per la crescita economica globale.

Gli indici azionari cinesi sono scesi del 7% prima della sospensione delle contrattazioni, mentre quelli dagli Stati Uniti sono scesi di oltre il 2%, con il Dow in ribasso di 400 punti. Gli investitori hanno effettuato le prese di beneficio in modo aggressivo e hanno convertito i fondi in oro come copertura, dando una spinta al metallo prezioso.

Gli investitori hanno anche liquidato le posizioni e venduto Dollari per rimborsare i prestiti in yen giapponesi e in euro, una strategia nota come il carry trade. Il calo del dollaro ha fatto risalire la domanda di oro.

Lunedì la coppia EUR / USD si è mossa in rialzo dopo che gli investitori azionari globali hanno liquidato le proprie posizioni e utilizzato il ricavato per restituire il denaro preso in prestito dalle banche europee. A causa dei bassi tassi di interesse in Europa, gli investitori prendono in prestito in euro che poi rivendono per comprare azioni americane. Questa strategia è nota come carry trade, e funziona bene in un ambiente rialzista, ma quando le borse crollano e gli investitori abbandonano le posizioni, sono costretti a vendere dollari restituire i loro prestiti in euro. Questo scenario contribuisce a sostenere la coppia Forex EUR / USD.

Per quanto riguarda gli altri dati del giorno, l’IPC preliminare in Germania delude le attese a -0.1%, contro uno 0,2% previsto dai trader e inferiore anche alla precedente lettura pari a 0,1%. In Spagna il PMI del settore manifatturiero si attesta a 53,0 contro una stima di 53,1.

La sterlina britannica si muove in rialzo in sintonia con l’euro. La coppia GBP / USD ha iniziato l’anno ai minimi di 8 mesi mentre la scorsa settimana gli investitori hanno posticipato la possibilità di un rialzo dei tassi da parte della Banca d’Inghilterra. Ci sono anche preoccupazioni circa la tempistica di un referendum che deciderà se il Regno Unito rimarrà o meno membro dell’Unione Europea.

In GB il PMI si è attestato a 51,9, al di sotto della stima di 52,8 e del 52,5 per cento del mese scorso. Negli Stati Uniti l’ ISM Manufacturing PMI è a 48,2, al di sotto della stima pari a 49.1. Una lettura inferiore a 50 indica una contrazione.

La notizia che ha creato la volatilità dei mercati oggi viene dal lungo week-end di vacanza: la Cina ha riferito che il PMI ufficiale di produzione di dicembre è stato di 49,7, dopo il 49,6 nel mese di novembre. Il PMI del settore manifatturiero Caixin per il mese di dicembre si attesta a 48,2 contro il 48,6 di novembre.