L'oro rimbalza avanti e indietro per gran parte della giornata senza però allontanarsi significativamente. Martedì nel corso della sessione asiatica il
L’oro rimbalza avanti e indietro per gran parte della giornata senza però allontanarsi significativamente. Martedì nel corso della sessione asiatica il metallo prezioso ha guadagnato qualcosa chiudendo in rialzo di $ 2,70, a 1077,80. L’oro ha toccato il massimo giornaliero pari a 1081,50, senza riuscire però a mantenere i guadagni quando i trader hanno prontamente effettuato le prese di beneficio. L’argento guadagna 144 punti salendo a 13,985, insidiando il livello di resistenza dei $ 14. Anche il platino guadagna terreno attestandosi 889,80. L’ultimo rapporto del Gold Council sui trend della domanda indica un forte aumento dell’interesse nei confronti del metallo, legato ai bassi prezzi. Nel terzo trimestre del 2015 la domanda globale di oro è cresciuta dell’8% (a/a), mentre la domanda di investimenti globale è salita del 27%. Nel frattempo negli Stati Uniti la domanda di monete e lingotti è schizzata in alto del 207% – ai massimi degli ultimi cinque anni. Tuttavia i gestori di fondi in oro – che gestiscono molto meno denaro che non in passato – sono in uno stato di “depressione latente” a causa della deludente performance del lingotto degli ultimi tempi.
Aldilà delle crescenti rialzo dovuto alle tensioni in Medioriente, negli ultimi 60 giorni l’oro è rimasto essenzialmente invariato, avendo scontato sul prezzo l’aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve già a partire dalla riunione di ottobre.
Intanto il rialzo dell’oro ha interessato tutte le valute, anche il rivitalizzato yen giapponese. Il prezzo medio mensile è salito in media dell’1,8% in dollari USA, euro e sterlina britannica.
Negli ultimi quattro anni e mezzo il settore è stato in gran parte ribassista. Nel frattempo il mercato rialzista del dollaro USA rimane forte e la tendenza sembra destinata a continuare.
Nel 2016 l’indice del dollaro USA è destinato a rimanere al centro dell’attenzione. In questo momento il biglietto verde attraversa una fase di consolidamento e di correzioni appena al di sotto dell’importante livello di resistenza a quota 100. La netta rottura rialzista dei 100 potrebbe innescare un rapido movimento rialzist
Probabilmente il mercato dell’oro continuerà ad essere ribassista anche nel 2016, ma l’analisi grafica ci induce a credere che molto probabilmente questa fase avrà termine prima del 2017. In base all’attuale scala, nessun mercato ribassista supera l’ottobre 2016. Oltre a ciò, notate che gli altri tre mercati ribassisti hanno sperimentato rally molto più lunghi nelle fasi ribassiste. In termini settimanali l’oro non ha rimbalzato più dell’11% in due anni e non più del 15% dall’inizio del mercato ribassista.
Martedì l’oro si è mosso in rialzo in scia a un ritorno dell’avversione al rischio; i timori per la crescita economica in Cina e le tensioni crescenti Medioriente hanno favorito la domanda di metallo. I recenti guadagni dovrebbero però subire un’inversione non appena le tensioni Medioriente verranno riassorbite. Lunedì il metallo ha compiuto un balzo del 2,2% stampando il massimo di quattro settimane a quota $ 1083,30 in seguito alla pubblicazione dei dati secondo i quali l’attività del settore manifatturiero in Cina avrebbe registrato un valore negativo per la settima volta consecutiva.
Potrebbe trattarsi del solo movimento rialzista di lunga durata in un mercato altrimenti dalle prospettive ribassista causa del solida crescita dell’economia USA e della mancanza di un rischio inflazione.