Gli speculatori del mercato dell'oro dimostrano all'Isis di non avere alcuna paura e nel corso della sessione asiatica spingono il prezzo del metallo
Secondo le dichiarazioni di un esponente delle forze dell’ordine la decisione sarebbe stata presa alla luce di una “minaccia concreta”. La polizia è intervenuta ad Hannover, dove le autorità temevano fosse una bomba all’interno dello stadio. Le autorità avevano deciso di non annullare l’incontro di martedì nonostante i timori di attacchi terroristici alla luce degli attentati di Parigi, alcuni dei quali si sono verificati all’esterno dello stadio dove si svolgeva un’amichevole fra Germania e Francia. Ad assistere alla partita di martedì anche il Cancelliere Angela Merkel e altri importanti esponenti del governo tedesco.
Dopo lo shock iniziale, gli investitori sono tornati a concentrare la propria attenzione sulla prospettiva di politiche monetarie divergenti fra gli Stati Uniti, che si apprestano a dare una stretta monetaria, e l’euro zona che dovrebbe invece adottare misure di alleggerimento. In questo scenario è il dollaro a muoversi in rialzo, fino a raggiungere martedì il massimo degli ultimi sette mesi contro l’euro.
“Crediamo che l’oro nel corso delle prossime settimane andrà incontro a un ulteriore pressione ribassista alla luce di una possibile estensione del quantitative easing, che potrebbe spingere il dollaro in rialzo contro l’euro e le altre valute maggiori, in una fase in cui mercati puntano senza mezze misure su un aumento dei tassi da parte della Fed a metà dicembre” sostiene Mitsubishi in una nota.
Fra gli altri metalli preziosi, l’argento registra un ribasso dello 0,1% attestandosi a 14,10$, il platino lascia sul terreno 6,95$ scivolando 848,20$ l’oncia, il palladio cede 1,2% attestandosi a 540,15$ l’oncia. Il platino lunedì interromp\e una serie di 12 giorni consecutivi su terreno negativo muovendosi in rialzo, rimanendo però vicino ai minimi degli ultimi sette anni a 851$ l’oncia.
La domanda debole di oro fisico dall’India, il primo consumatore mondiale, durante la stagione delle festività di questo mese ha contribuito a dipingere uno scenario ribassista. I rivenditori di gioielli dalla Cina passano un periodo duro, nonostante un aumento delle vendite nel mese di luglio. Due anni fa la Cina importava 1507 t di lingotti d’oro standard. Stando alle mie stime nel 2015 la Cina si appresta ad importare il 1400 t. I prelievi SGE di quest’anno potrebbero essere stati compensati dall’oro riciclato, andando in parte compensare le importazioni di oro. I prelievi SGE possono solo essere forniti da estrazioni di oro domestico, importazioni e oro riciclato. Dato che la Cina è uno dei pochi paesi che non rivela i propri dati sul commercio di oro, gli analisti devono stimare importazioni di oro cinese dai dati forniti dai gli esportatori di oro quali la Gran Bretagna, Svizzera Hong Kong e Australia. I loro dati statistici sulle importazioni esportazioni indicano che la Cina ha importato un valore netto di oro superiore ai 1032 t nel primo trimestre del 2015. Perciò, la produzione mineraria interna è stata di 357 t, secondo l’Associazione Cinese dell’Oro, ma di questo quantitativo ne è proibita l’esportazione.