Giovedì il metallo giallo é stato uno dei prodotti meno negoziati di tutta la sessione. La volatilità del mercato ha bypassato l'oro, sulla scia della
Giovedì il metallo giallo rimbalza dai minimi degli ultimi sei anni sulla scia del rimbalzo dell’euro postato ha seguito delle dichiarazioni rilasciate dalla BCE che hanno visto l’istituto di credito apportare un taglio ai tassi di deposito inferiore del previsto. La BCE ha ridotto il tasso di deposito presso le banche da -0,2% a -0,3%, lasciando il suo tasso di rifinanziamento principale, che determina il costo del denaro per le banche all’asta settimanale della BCE, invariato a 0,05. Il taglio ha mancato le aspettative dei trader, innescando un rimbalzo del 2% nell’eurozona. A tale proposito, ci sembra opportuno segnalare come nelle sessioni precedenti il mercato aurifero abbia testato i minimi da febbraio 2010 a 1,045.9$ l’oncia sulla scia delle aspettative che vedevano la Federal Reserve innalzare i tassi di interesse già da questo mese. Il metallo giallo si riprende dopo le dichiarazioni della BCE.
“Oggi é il giorno della BCE piuttosto che della Fed”, ha dichiarato il responsabile del trading presso la MKS, “ogni articolo che ho letto annunciava un probabile taglio dei tassi. Quando la banca ha deciso di lasciare invariato il tasso di rifinanziamento principale i mercati sono rimasti scioccati”. L’oro ovviamente era estremamente short e ha colpito alcuni ordini di stop”. La forza dell’euro ha contribuito ad allontanare il dollaro statunitense dai massimi degli ultimi 12 anni postati nella sessione di mercoledì a seguito delle dichiarazioni rilasciate dal presidente della Fed, Janet Yellen, che si era mostrata intenzionata ad innalzare i tassi di interesse entro la fine del mese.
Il mercato aurifero sembra essere proiettato verso il primo rincaro settimanale da ottobre poiché le decisioni della BCE hanno stimolato una disfatta nelle azioni globali registrando il più grande salto dal 2009. Gli investitori attendono il rilascio del rapporto sulle buste paga nei settori non agricoli statunitensi per ottenere ulteriori indizi riguardanti l’innalzamento dei tassi di interesse della nazione.
Il presidente della Fed, Janet Yellen, si é mostrata fortemente fiduciosa nei confronti dell’economia degli Stati Uniti, affermando che il rapporto sui posti di lavoro di ottobre aveva mostrato un forte incremento del mercato, ancora in fase di miglioramento. Stando a quanto dichiarato dall’analista dell’HSBC, James Steel, in riferimento al Federal Open Market Committee della Fed, i mercati hanno interpretato le affermazioni della Yellen come un segnale capace di suggerire un innalzamento dei tassi di interesse durante la prossima riunione FOMC prevista per fine mese.
Durante la notte il metallo giallo si muove in rialzo e sembra essere destinato a porre fine alle sei settimane di perdite poiché il ribasso del dollaro statunitense potrebbe allontanare il prezioso dai minimi del 2010. I trader attendono il rilascio del rapporto sulle buste paga nei settori non agricoli statunitensi previsto per oggi pomeriggio. Tale rapporto potrebbe fornire maggiori indicazioni sulla forza economica degli Stati Uniti ed influenzare notevolmente la politica monetaria della Fed.
La Yellen ha anche aggiunto che, per coprire l’entrata di nuovi operatori nel mercato, l’economia statunitense ha bisogno di assistere ad un incremento inferiore ai 100.000 posti di lavoro mensili. Forse i funzionari hanno bisogno di vedere l’impostazione di un programma per la crescita implicita del mercato del lavoro. Contrariamente, gli analisti prevedono che il rapporto sulle buste paga nei settori non agricoli statunitensi mostrerà un incremento di 200.000 posti rispetto al rapporto di ottobre.