Con la fine di novembre, i trader si aspettano che dicembre sia tra i mesi più interessanti e ricchi di volatilità dell'anno. I prossimi 30 giorni saranno
I dati sulla bassa inflazione dell’Eurozona, pubblicati tra lunedì e martedì, potrebbero rafforzare le aspettative per nuove misure di stimolo, che la Bce potrebbe adottare durante la prossima riunione sulla politica monetaria, prevista per il 3 dicembre. A ogni modo, qualunque sia il risultato, un allentamento pare scontato. Nella giornata di giovedì, la Bce dovrebbe, dunque, annunciare nuove misure di stimolo monetario. In tal caso, verso la fine della settimana, la coppia EUR/USD dovrebbe terminare la settimana in ribasso, trascinando con sé il cambio AUD/USD. Attualmente, nella sessione asiatica, l’euro viene negoziato a quota 1,0589 e, nel resto della giornata, dovrebbe continuare a muoversi in ribasso.
All’opposto, è molto probabile che la Federal Reserve decida di innalzare i tassi di interesse durante la sua prossima riunione sulla politica monetaria, prevista per la metà dicembre. A ogni modo, la presidente della Fed, Janet Yellen, potrebbe utilizzare il suo discorso di mercoledì per fornire ai mercati suggerimenti sulle prossime mosse della banca centrale degli Stati Uniti.
Nel corso della settimana, si riuniranno le banche centrali di Australia e Canada, ma non si prevedono variazioni delle politiche monetarie. Le previsioni sull’economia assumeranno un ruolo cruciale. Nella mattinata di martedì, i trader otterranno i primi dati importanti con la pubblicazione dell’indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero cinese. Il dollaro australiano rimane al di sotto di quota 0,72, stabile nella sessione del mattino a quota 0,7190. Al contempo, il kiwi ha guadagnato 15 punti, raggiungendo quota 0,6548. Il dollaro australiano è sceso al di sotto di quota 0,72 a causa del peso esercitato sulla valuta dai dati sulla debolezza degli investimenti delle imprese, pubblicati nella scorsa settimana, e dal crollo dei prezzi delle materie prime. Dopo l’intervento del governatore Glenn Stevens, sono alte le aspettative che la Rba lasci il tasso ufficiale di sconto invariato. Durante la scorsa settimana, Stevens ha, infatti, segnalato con chiarezza la sua intenzione di attendere la prima riunione del 2016 prima di considerare un altro taglio del tasso di interesse.
Nella giornata di mercoledì, Adp diffonderà il suo rapporto sulle buste paga del settore privato, che rappresenta uno dei principali indicatori per i dati ufficiali sul lavoro, la cui pubblicazione è prevista per venerdì. Entrambe le letture saranno probabilmente trascurate a causa dell’evento cruciale della settimana, ossia la riunione della Bce che avrà luogo nella giornata di giovedì , con la decisione sui tassi di interesse e la successiva conferenza stampa.
Contro lo yen, il dollaro è rimasto stabile a quota 122,75, continuando a consolidare dopo aver raggiunto il massimo degli ultimi tre mesi a quota 123,77 in data 18 novembre. In questo mese, il dollaro si è mosso in rialzo dell’1,7% e, a oggi, l’apprezzamento, considerato tutto il 2015, ammonta al 2,5%. Nella giornata di lunedì, durante un incontro con i maggiori industriali nipponici, il governatore della Banca del Giappone, Haruhiko Kuroda. ha affermato che la banca centrale non esiterà ad espandere ulteriormente la politica monetaria al fine di raggiungere rapidamente l’obiettivo di inflazione al 2%. Inoltre, secondo Kuroda, è auspicabile che lo yen rimanga stabile.
I dati sull’economia giapponese, pubblicati nelle prime ore di lunedì, sono ottimistici, in contrasto con la debolezza dei risultati di prezzi e spesa diffusi nell’ultima settimana. A ottobre, la produzione industriale del Giappone è aumentata per il secondo mese consecutivo e le vendite al dettaglio hanno registrato un incremento decisamente superiore alle previsioni.