Lunedì l’USD/JPY ha perso terreno, dopo quasi tre settimane consecutive di forti guadagni. I trader hanno reagito ai solidi dati del commercio giunti dal
Lunedì l’USD/JPY ha perso terreno, dopo quasi tre settimane consecutive di forti guadagni. I trader hanno reagito ai solidi dati del commercio giunti dal Giappone, e alla chiusura del meeting dei ministri delle finanze, il G7, che si è concluso sabato. Il clou dell’incontro era l’avvertimento degli USA al Giappone di non intervenire indebolendo lo Yen.
Lunedì i dati hanno mostrato che la bilancia commerciale del Giappone in aprile era 823.5 miliardi di yen ($7.50 miliardi), contro le previsioni degli economisti di un aumento di 429.8 miliardi di yen. Il Giappone ha registrato un surplus commerciale per il terzo mese consecutivo.
Ci si aspetta che i trader considerino l’idea di un possibile rialzo dei tassi di interesse da parte della Fed a giugno o a luglio. E’ probabile che questa idea sarà supportata in settimana da una manciata di membri della Fed, ma potrebbe essere respinta se i beni durevoli degli Stati Uniti o i preliminari del PIL risultassero più deboli del previsto.
Il GBP/USD è stata misto, dopo gli scambi volatili della scorsa settimana. Gli investitori stanno operando affidandosi ai titoli dei giornali, per tanto abbiamo assistito a una maggiore volatilità in concomitanza col rilascio di nuovi sondaggi sull’intenzione degli inglesi di restare o meno nell’Unione Europea. I sondaggi a favore dell’uscita rischiano di mettere sotto pressione la sterlina britannica. I dati dimostranti che la maggioranza degli inglesi preferisce rimanere in Europa dovrebbero invece essere d’aiuto. Lunedì le valute legate alle materie prime hanno perso terreno, a causa della maggior stabilità del dollaro.
L’AUD/USD ha perso lo 0.50%. Il NZD/USD si attesta a 0.6765, in calo di 0.0036 o -0.52%. Entrambe le coppie Forex sono inoltre state messe sotto pressione dai trader, convinti che le rispettive banche centrali stiano progettando a breve dei tagli dei tassi. La coppia USD/CAD era in rialzo di 0.0034, o + 0.26%, a 1.3138. Il sell-off per il dollaro canadese era correlato a una riduzione dei prezzi del greggio.
I future del greggio sono stati spinti al ribasso, dopo che l’Iran ha dichiarato che non avrebbe diminuito la sua produzione, forzando gli investitori a scontrarsi con l’evidenza di un eccesso di scorte. Anche le notizie relative al fatto che il numero di trivelle in funzione negli Stati Uniti è rimasto stabile per la prima volta quest’anno, dopo due anni di fila di continuo calo dei pozzi, ha contribuito ad accrescerne l’indebolimento.
I future di giugno del Comex oro sono scesi vicino ad un minimo da tre mesi, per la mancanza di domanda causata dalle aspettative di un rialzo dei tassi della Fed in giugno o luglio. I venditori sono stati incoraggiati dai commenti del presidente della Federal Reserve Bank di Boston, Eric Rosengren, secondo il quale le condizioni per un aumento dei tassi sono “sul punto di essere ampiamente soddisfatte.”
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.