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I Prezzi Dell’Oro Restano Stabili Ma Le Uscite Continuano Ad Aumentare

Da:
Barry Norman
Aggiornato: Feb 22, 2016, 12:57 UTC

Nel fine settimana il mercato aurifero rimane sostanzialmente invariato all'interno di un range piuttosto limitato. Il prezioso é scambiato a 1226,50$.

I Prezzi Dell’Oro Restano Stabili Ma Le Uscite Continuano Ad Aumentare

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Nel fine settimana il mercato aurifero rimane sostanzialmente invariato all’interno di un range piuttosto limitato. Il prezioso é scambiato a 1226,50$. Nel corso della settimana il metallo giallo ha raggiunto la regione dei 1250$ rimanendo in prossimità del suddetto livello sulla scia del ritorno degli acquirenti cinesi e della festività celebrata lunedì dai mercati statunitensi. Tuttavia, il prezioso guadagna terreno sulla scia di un ulteriore calo dei prezzi del greggio che ha spinto i mercati azionari in ribasso innescando un incremento della domanda di un rifugio sicuro. Lunedì mattina il metallo giallo inverte la sua rotta postando un calo di 10,50$ poiché i trader asiatici hanno avviato una presa di beneficio. Il mercato aurifero é scambiato a 1.220,30$.

A tale proposito, ci sembra opportuno segnalare come il greggio e l’oro seguano un andamento quasi contrastante. Ad inizio settimana, infatti, le notizie di un possibile accordo relativo al congelamento della produzione tra la Russia, l’Arabia Saudita ed altri membri Opec ha spinto il prezioso in ribasso fino alla regione dei 1200$.

Tuttavia, venerdì, i sauditi hanno dichiarato di poter prendere in considerazione il congelamento, ma di non essere intenzionati a tagliare la produzione, scenario che ha spinto il greggio in ribasso postando un calo del 3% che ha visto il combustibile rompere nuovamente al di sotto dei 30$.

I prezzi del greggio sono un elemento importante per gli investitori, tuttavia, ad aggiungere preoccupazioni sul mercato vi sono anche l’economia e la stabilità di Cina ed Europa nonché la possibile recessione degli Stati Uniti.

Un discreto numero di banche centrali ha già adottato tassi di interesse negativi sebbene il Presidente della Fed, Janet Yellen, abbia dichiarato che questa opzione sarebbe potuta essere uno strumento utilizzabile qualora l’economia statunitense avesse vacillato. Ciononostante, il rincaro del 15% registrato da inizio anno dall’oro ha sorpreso molte persone. L’avversione al rischio é il linguaggio utilizzato dal mercato per descrivere la corsa verso rifugi sicuri avviata dagli investitori.

Da quando é iniziato il 2016, il più grande ETF mondiale ha registrato un afflusso di 154 tonnellate e, come sottolinea la Commerzbank, la cifra é già al di sopra dell’importo totale dello scorso anno. Ovviamente, gli afflussi/i deflussi degli ETF oscilleranno a seconda delle circostanze.

Una consistente fonte della domanda di oro é stata dettata dalle banche centrali. Alcuni istituti di credito tra cui menzioniamo quelli appartenenti a Russia e Cina sono stati acquirenti costanti per tutto lo scorso anno e per quello anteriore. Tale scenario si é riproposto nel 2016 che ha visto le banche centrali della Russia acquistare 13,6 tonnellate di oro e quelle della Cina incrementare gli acquisti di 16 tonnellate. Nell’ultimo trimestre del 2015 gli altri istituti di credito hanno acquistato 33 tonnellate di metallo giallo.

Questa settimana l’argento e il platino prendono spunto dall’oro. L’argento si muove in ribasso per attestarsi su quota 15,365$ mentre il platino raggiunge i 940,45$. Entrambi i metalli restano all’interno del loro range di trading.

Secondo un nuovo rapporto della Bank of America Merrill Lynch, la volatilità sembra prendere il suo pedaggio sull’attività di rischio dei flussi. “I deflussi sono continuati per un’altra settimana attraverso le attività di rischio. il recesso attraverso l’affidabilità creditizia si sta diffondendo nelle azioni.  Contrariamente,  i beni stabili continuano a prosperare.

La raccolta di fondi continua nei money-market e nei titoli di stato. Contrariamente i fondi ad elevato rendimento riportano deflussi per la sesta settimana consecutiva registrando i massimi delle ultime tre settimane. I fondi ad elevato rendimento rallentano leggermente rispetto alla settimana precedente, ma restano comunque negativi per l’undicesima settimana consecutiva.

In altre parole, i deflussi di credito sono stati negativi per undici settimane, contrariamente, i fondi obbligazionari governativi hanno goduto di un’altra settimana di afflussi, la terza settimana consecutiva. Tuttavia, la tendenza é recentemente diminuita. Allo stesso modo, i fondi del mercato monetario, hanno registrato un’altra settimana di flussi positivi rimanendo comunque a livelli piuttosto bassi. La sofferenza del credito sembra aver aggiunto il mercato azionario. I flussi del fondo azionario hanno sofferto numerosi prelievi,registrando più di 4 miliardi di dollari di deflussi, numeri che hanno postato i massimi delle ultime 70 settimane, scenario che ha condotto i flussi cumulativi in territorio negativo.

Gli ultimi dati del World Gold Council hanno mostrato come la domanda sia cresciuta del 4% nell’ultimo trimestre del 2015 per attestarsi su quota 1,117,7 tonnellate. I dati raccolti di recente sono meno incoraggianti.

Nel periodo antecedente alla celebrazione del nuovo anno gli acquisti cinesi erano piuttosto significativi, tuttavia, restano ancora numerosi dubbi sull’insaziabile appetito di metallo giallo dell’India.

Broker Nomura ha notato come, nonostante le consistenti importazioni di gennaio, le prime due settimane di febbraio abbiano registrato un notevole rallentamento. Potremmo aspettarci un taglio del dazio delle importazioni nel bilancio indiano del 29 febbraio, tuttavia, le relazioni del paese hanno suggerito come le persone siano più propense a vendere il metallo piuttosto che acquistarlo.

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