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I Prezzi Dell’Oro Al Di Sopra Dei 1200$

Da
Barry Norman
Aggiornato: Apr 2, 2015, 17:37 GMT+00:00

Verso la fine della sessione di mercoledì gli investitori spingono i prezzi dei metalli preziosi fortemente in rialzo sulla scia di un calo delle scorte

I Prezzi Dell’Oro Al Di Sopra Dei 1200$

I Prezzi Dell'Oro Al Di Sopra Dei 1200$
Verso la fine della sessione di mercoledì gli investitori spingono i prezzi dei metalli preziosi fortemente in rialzo sulla scia di un calo delle scorte statunitensi. Il mercato aurifero rompe al di sopra dei 1200$ per attestarsi su quota 1208$. Nella sessione asiatica i trader hanno prenotato i profitti spingendo il prezioso in ribasso. Il metallo giallo, infatti, perde 5$ ed è scambiato a 1203,20$. L’argento posta un calo di 131 punti ed è negoziato a 16,928$ mentre il platino perde 1,50$ per attestarsi su quota 1.163,00$. Stando a quanto riportato mercoledì da un consulente del Metals Focus, nel 2015 i prezzi del metallo giallo dovrebbero trovare il “fondo” dopo due anni di ribassi poiché il ciclo dei rialzi dei tassi di interesse previsto dalla Fed dovrebbe rimuovere il rischio di eventi chiave nei mercati. Migliorano le prospettive di vendita del prezioso in Asia, mentre peggiorano quelle degli investitori occidentali, inoltre, abbiamo assistito a una riduzione dell’offerta mineraria, offerta che aveva postato livelli record , fattori che potrebbero urtare la stabilità del mercato.

L’oro posta un rally del 2% registrando i massimi mensili sulla scia di un dollaro in ribasso che perde terreno a seguito di numeri più deboli del previsto mostrati dal rapporto rilasciato dall’ADP, società statunitense che misura la variazione mensile dell’occupazione americana nel settore privato.  Tale rapporto potrebbe allungare la tempistica necessaria alla Federal Reserve per restringere ulteriormente la sua politica monetaria.

Detto questo, ci sembra opportuno segnalare come, a seguito del rilascio del rapporto ADP, il dollaro statunitense abbia perso lo 0,2% contro un paniere di valute poiché numeri più deboli del previsto hanno messo in discussione la ripresa del mercato del lavoro. Si attendono i dati ufficiali previsti per venerdì. A tale proposito, ci sembra opportuno segnalare come una lettura più forte del mercato del lavoro potrebbe aumentare le scommesse di un possibile rialzo sei tassi di interesse Fed, scenario che favorirebbe un incremento del dollaro a discapito dell’oro.

Ricordiamo come il metallo giallo sia particolarmente sensibile alle variazione dei tassi d’interesse degli Stati Uniti, variazioni che incidono sul dollaro, valuta che fissa il prezzo del prezioso.

Per quanto riguarda gli altri metalli, il rame guadagna 2 punti ed è scambiato a 2,749$ ben al di sotto del range di marzo, mentre il palladio registra un incremento di 1$ sulla scia di un aumento delle vendite di automobili, settore che supporta il metallo di base. A tale proposito ci sembra opportuno ricordare come mercoledì i prezzi del prezioso si siano stabilizzati dopo che l’attività di fabbrica cinese ha riportato numeri migliori del previsto. Il nickel posta i minimi degli ultimi sei anni poiché i produttori cinesi hanno venduto i titoli per fare cassa. Nel mese di marzo, l’attività di fabbrica cinese ha inaspettatamente postato un rialzo, tuttavia, rimane debole. Sul London Metal Exchange e sul Shanghai Futures Exchange le scorte riportano posizioni short poiché i finanziatori hanno avviato una copertura contro di loro mettendo pressione sui prezzi.

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