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I Prezzi Del Greggio Si Stanno Stabilizzando

Da:
Barry Norman
Aggiornato: Aug 7, 2015, 15:49 UTC

Il mercato del greggio si muove in rialzo poiché i trader hanno approfittato del ribasso dei prezzi per acquistare il prodotto. Questa mattina il greggio

I Prezzi Del Greggio Si Stanno Stabilizzando

I Prezzi Del Greggio Si Stanno Stabilizzando
I Prezzi Del Greggio Si Stanno Stabilizzando
Il mercato del greggio si muove in rialzo poiché i trader hanno approfittato del ribasso dei prezzi per acquistare il prodotto. Questa mattina il greggio WTI guadagna 20 centesimi ed é scambiato a 44,86$ mentre il Brent rimane al di sotto dei 50$ ed è negoziato a 49,766$.

L’attenzione dei mercati é interamente rivolta all’odierno rilascio del rapporto sulle buste paga nei settori non agricoli statunitensi al fine di comprendere al meglio se la ripresa economica è in grado di supportare un possibile innalzamento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. Molti investitori ritengono che tassi più elevati possano supportare il dollaro statunitense gravando così sui prezzi del rame, metallo scambiato nella valuta degli Stati Uniti, pertanto, più costoso per gli investitori quando il biglietto verde guadagna terreno.

Diverse domande restano sui mercati mondiali, scenario che rende sempre più difficile la possibilità di assistere ad un rally delle colture o dei mercati delle materie prime. Stando a quando dichiarato dagli analisti i prezzi continueranno a soffrire fino a quando le suddette domande non troveranno una risposta. Brennan Turner  fondatore della FarmLead ha dichiarato: ” non credo che ci sia un catalizzatore sufficiente per ogni rimbalzo”.

Le incertezze sulla Cina, il suo rallentamento economico e il recente crollo del mercato azionario sono particolarmente importanti secondo Turner, il quale riteniene che per poter postare un rally significativo le materie prime, ivi comprese le colture, necessitino di una  forte crescita della domanda.

Giovedì il greggio posta i minimi multi mensili poiché, a seguito del forte calo delle scorte,  gli investitori e i trader hanno ricercato ulteriori indizi capaci di suggerire il prossimo “fondo” del mercato. La scorsa settimana i numeri più forti del previsto delle scorte di benzina negli Stati Uniti hanno attratto l’attenzione degli investitori più dei numeri di stoccaggio di greggio che mercoledì hanno postato un calo tre volte superiore del previsto.

Gli analisti di Goldman Sachs hanno dichiarato che i trivellatori di scisto degli stati uniti hanno drasticamente ridotto i tempi che intercorrono tra il capitale impegnato e la produzione di greggi, pertanto, i prezzi bassi devono essere supportati al fine di limitare gli investimenti e consentire un riequilibrio tra domanda e offerta.

 

La scorsa settimana le scorte di greggio hanno postato un calo di 4.4 milioni di barili contro gli 1,5 milioni di barili precedentemente stimati. tuttavia, le scorte di benzina aumentano di 811.000 barili, circa 300,000 barili in più di quanto precedentemente stimato. L’aumento delle scorte è avvenuto poiché  la scorsa settimana le raffinerie statunitensi di benzina e distillati, diesel compreso, hanno raggiunto livelli record approfittando dei forti margini di raffinazione.

Ole Hansen principale stratega per le materie prime della Saxo Bank ha mostrato come una produzione così elevata potrebbe innescare un forte aumento delle scorte di benzina e distillati quando la forte domanda stagionale giungerà a termine.

Stando a quanto riportato giovedì dai trader, nel mese di settembre l’Arabia Saudita ha aumentato il prezzo del greggio destinato all’Asia meno del previsto poiché il più grande esportatore mondiale di greggio ha scelto di difendere la sua quota di mercato di fronte ad un calo della domanda.

In Asia, gli utili provenienti dalla raffinazione hanno postato i minimi annuali spingendo le raffinerie a ridurre la propria produzione, tuttavia, nel mese di luglio,  la produzione Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEC) ha raggiunto i massimi storici.

Sempre a luglio, le esportazioni della Arabia Saudita rimangono a livelli record poiché la scelta di difendere la quota di mercato piuttosto dei prezzi sembra essere azzeccata.

Stando ad un sondaggio effettuato questa settimana, Aramco, la compagnia nazionale saudita di idrocarburi, per dovrebbe innalzare a settembre i prezzi ufficiali di vendita (OSP) di 1,00$ al barile sulla scia del forte benchmark di Dubai.

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