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Sessione tranquilla sul Forex, con gli investitori che si concentrano sulle borse e sul petrolio

Da:
James Hyerczyk
Pubblicato: Feb 24, 2016, 11:06 GMT+00:00

La sessione asiatica è stata abbastanza tranquilla per il Forex. L'assenza di dati rilevanti ha incoraggiato gli investitori a focalizzarsi sull’andamento

Sessione tranquilla sul Forex, con gli investitori che si concentrano sulle borse e sul petrolio

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La sessione asiatica è stata abbastanza tranquilla per il Forex. L’assenza di dati rilevanti ha incoraggiato gli investitori a focalizzarsi sull’andamento dei prezzi dei titoli e del greggio. I venditori hanno continuato ad agire su questi mercati, portando gli investitori a orientarsi verso asset più sicuri.

L’indice del dollaro è rimasto stabile ed è fluttuato all’interno di una gamma di oscillazione piuttosto ridotta, mentre gli investitori erano in attesa di novità. L’indice si è attestato a quota 97,46, perdendo quindi 0,025 punti, ossia lo 0,03%.

30-Minute AUD/USD

Il dollaro australiano si è mosso in ribasso dopo la pubblicazione dei dati sul settore edilizio e sui salari, che sono stati inferiori alle aspettative deboli. I dati sui cantieri ultimati per il quarto trimestre ha mostrato un calo del 3,6%. I trader si aspettavano un declino del 2,0% su base trimestrale. L’indice dei salari è salito dello 0,5%, ma gli investitori si attendevano un incremento trimestrale dello 0,6%. La coppia AUD/USD ha chiuso a quota 0,7272, in ribasso di 0,0028 punti, ossia del -0,039%.

30-Minute NZD/USD

La coppia NZD/USD ha chiuso la sessione del mattino in ribasso dello 0,0026, pari allo 0,39%, attestandosi a quota 0,6615. Le vendite sono state determinate dal deprezzamento del dollaro australiano e dal calo della domanda di investimenti a rendimento più elevato. I trader stanno, inoltre, sanno iniziando a fissare il livello dei prezzi come se vi fosse all’orizzonte un possibile rialzo dei tassi di interesse.

In Giappone l’indice dei prezzi per i servizi per le imprese ha guadagnato lo 0,2% per quanto gli economisti avessero previsto una crescita dello 0,3%. I traders hanno anche reagito alle dichiarazioni del governatore della Banca del Giappone, Haruhiko Kuroda, che ha assicurato ulteriori interventi della banca centrale in caso di persistenza o innalzamento delle minacce deflazionistiche.

Durante un discorso in parlamento, Kuroda ha affermato: “Continueremo a monitorare la situazione dei mercati finanziari da vicino in modo da determinare cosa potrebbe avere un impatto sull’economia giapponese e sul livello dei prezzi. Qualora dovessimo scorgere degli effetti negativi sul mercato, non esiteremo a prendere delle contromisure”.

Sebbene le dichiarazioni di Kuroda abbiano un’indiscutibile rilevanza, i trader non sembrano prestargli molta attenzione, focalizzandosi invece sui movimenti dei mercati azionari e del petrolio. Considerata l’attuale situazione dei prezzi nei mercati esteri, Kuroda ha altresì aggiunto che “L’eccessiva avversione al rischio mostrata dagli investitori ha indebolito le borse, così come il dollaro, che ha inaugurato una tendenza al ribasso non appena il Giappone ha adottato un tasso di interesse negativo.”

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La coppia USD/JPY si è mossa al ribasso durante una sessione piuttosto fiacca, chiudendo a quota 111,705, cedendo 0,384 punti, pari allo 0,34%.

Lo yen si è mosso in lieve rialzo durante la sessione asiatica, dal momento che gli investitori si sono diretti nuovamente verso le valute rifugio, spinti dall’andamento negativo delle borse e del petrolio, così come dal generale pessimismo per le previsioni dell’economia globale.

La coppia EUR/JPY è negoziata nettamente al ribasso, posizionandosi a quota 123,105, ossia in calo di 0,398 punti, pari al -0,32%. L’elemento catalizzatore dietro le vendite è stata un nuovo incremento dell’avversione al rischio. Il mercato si muove attualmente su livelli visti da ultimo nella settimana terminata il 5 aprile del 2013. I trader hanno, inoltre, reagito alla possibile attuazione della politica di stimoli della Bce durante l’incontro previsto per marzo.

In Cina, lo yuan si è mosso in ribasso rispetto al dollaro, dopo che la banca centrale di Pechino ha fissato un tasso mid-point inferiore. Le autorità hanno, comunque, continuato a insistere sulla volontà di stabilizzare la valuta attraverso le attività di acquisto da parte della banca centrale. La Banca Popolare Cinese ha fissato il tasso mid-point a quota 6,5302 per dollaro prima dell’apertura dei mercati, un valore dello 0,04% più basso rispetto al precedente di 6,5273.

 

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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