Questa mattina il mercato aurifero si muove in rialzo guadagnando 5$ poiché i trader acquistano la merce a buon mercato. Il metallo giallo è scambiato a
Questa mattina il mercato aurifero si muove in rialzo guadagnando 5$ poiché i trader acquistano la merce a buon mercato. Il metallo giallo è scambiato a 1096,60$, al di sotto del livello di supporto dei 1.100$. L’argento perde 67 punti ed è negoziato a 14,797$ mentre il platino guadagna 8,80$ poiché i trader hanno approfittato del ribasso dei prezzi per acquistare il metallo che si attesta al di sotto del range di trading stimato. Il ribasso del dollaro statunitense ha reso il metallo più attraente agli occhi degli investitori..
Mercoledì i prezzi del mercato aurifero si muovono in ribasso per la settima sessione su otto riflettendo le numerose pressioni ribassiste esercitate sul metallo a seguito del forte calo che ha visto il prezioso postare il più grande ribasso degli ultimi due anni in previsione di una riduzione della domanda. La possibilità di assistere ad un innalzamento dei tassi d’interesse Fed ha ridotto l’appeal dell’oro incoraggiando altri venditori a rientrare nel mercato dopo il calo del 4% registrato lunedì. Le partecipazioni sull’SPDR Trust si muovono ulteriormente in ribasso postando i minimi dal 2008.
Negli Stati Uniti, l’oro con scadenza ad agosto perde l’1% per attestarsi su quota 1,092.60$ l’oncia, la mossa posta il decimo ribasso consecutivo del prezioso. Nonostante il forte calo registrato questa settimana, la domanda fisica è stata piuttosto debole.
L’India non riesce a contrastare la carente domanda cinese poiché gli acquirenti attendono un ulteriore ribasso dei prezzi, inoltre, siamo al di fuori della stagione dei matrimoni e scarseggiano piogge, scenario che riduce l’interesse verso l’oro.
Il prossimo obbiettivo del metallo giallo sembra essere la regione dei 1000$, livello particolarmente sensibile che potrebbe fungere da massiccio supporto.
Martedì, le partecipazioni sull’SPDR Gold Trust, il più grande fondo comune di investimento garantito in oro del mondo, postano un ulteriore calo per attestarsi su quota 22,17 milioni di once, i minimi da agosto 2008.
Gli investitori scappano dai mercati delle materie prime poiché la Federal Reserve è in procinto di innalzare i tassi di interesse e la crescita economica in Cina, il più grande consumatore mondiale di metalli, si espande al ritmo più lento dal 1990. Il calo della domanda proveniente dai paesi emergenti aggiunge un sentimento ribassista nei mercati, definito da Julian Emanuel, stratega dell’UBS Group AG come una “tempesta perfetta”.
Per quanto riguarda gli altri metalli, questa mattina il rame si muove leggermente in rialzo guadagnando 9 punti per attestarsi su quota 2.439$ poiché i trader hanno acquistato il prodotto ad un prezzo inferiore del range medio di trading sulla scia delle previsioni che stimano un rallentamento della crescita mondiale e dei sospetti riguardanti l’economia cinese. A tale proposito, ci sembra opportuno segnalare come, nella sessione di ieri, il metallo rosso abbia perso l’1,8% sulla borsa di Londra mentre l’oro ha registrato il decimo ribasso consecutivo postando il più lungo ribasso dal 1996. Le materie prime sono crollate ponendo fine ad un super-ciclo lungo una decade dovuto per lo più alla crescita a due cifre dell’economia cinese. Stando alle previsioni effettuate dagli analisti di Bloomberg, quest’anno l’economia cinese dovrebbe espandersi del 7%, in calo rispetto al 14% del 2007. Le previsioni di crescita del Fondo Monetario Internazionale relative ai paesi emergenti in Asia si attestano su quota 6,4%, i minimi da oltre un decennio.