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I mercati valutari all’avvio di una settimana di trading ridotta

Da
Barry Norman
Pubblicato: Mar 21, 2016, 09:49 GMT+00:00

Nella mattinata di lunedì, i mercati valutari sono rimasti più o meno invariati, con il Giappone che celebra l'equinozio di primavera e i trader che si

I mercati valutari all’avvio di una settimana di trading ridotta

Nella mattinata di lunedì, i mercati valutari sono rimasti più o meno invariati, con il Giappone che celebra l’equinozio di primavera e i trader che si preparano per le festività pasquali, a causa delle quali la settimana di trading sarà ridotta. Il calendario economico dei prossimi giorni è scarso di appuntamenti, con   ben pochi dati interessanti. Le materie prime si sono mosse in rialzo a causa del prelievo dei profitti da parte dei trader dopo il rialzo della scorsa settimana, che ha portato le valute legate alle materie prime ai massimi del 2016. Il deprezzamento del dollaro ha notevolmente contribuito al forte aumento delle materie prime. La valuta degli Stati Uniti e l’euro hanno entrambi perso lo 0,2%, toccando rispettivamente i 111,35 e i 125,59 yen. Il kiwi si è mosso in ribasso dello 0,6% per venire negoziato a 75,34 yen, mentre l’Aussie ha ceduto lo 0,4%, raggiungendo gli 84,43 yen.

Nella gioranta di venerdì, il governo giapponese ha deciso di attuare nuove misure di stimolo per affrontare la crescente incertezza in merito allo stato dell’economia. Il primo ministro Shinzo Abe dovrebbe annunciare il nuovo intervento durante la riunione del G7, che si svolgerà nella prefettura di Mie a fine maggio. L’economia ristagna a causa dei bassi consumi e del rallentamento dlla Cina. I dati preliminari sul Pil per il trimestre gennaio-marzo, che verranno pubblicati alla metà di maggio, potrebbero mostrare una seconda contrazione consecutiva dell’economia nipponica. A fronte di ciò, crescono le richieste di nuove misure di stimolo da parte della coalizione di governo.

Lo yuan offshore si è mosso in ribasso per il secondo giorno, con la Pboc che ha attuato il maggior taglio del tasso di riferimento giornaliero dal mese di gennaio, mentre l’apprezzamento del dollaro provocava il ribasso delle valute asiatiche. Lo yuan ha perso lo 0,2%, scendendo a 6,4760 dollari.

Secondo i trader, un ulteriore riduzione del prezzo del greggio, che nella giornata di venerdì è sceso dai massimi del 2016, getta un’ombra sulla propensione al rischio. Il prezzo del petrolio è diminuito a causa del prelievo dei profitti da parte dei trader dopo l’incremento del numero di pozzi petroliferi attivi negli Stati Uniti registrato da Baker Hughes. Secondo Sean Callow, stratega valutario senior alla Westpac Bank, la mossa rappresenta “L’espansione di una certa attitudine generale, improntata a maggiore freddezza.”

L’euro è rimasto praticamente invariato sul dollaro a 1,1276$, con i trader che attendevano l’apertura delle borse europee. Nella giornata di venerdì, Peter Praet, economista capo della Banca Centrale Europea, ha dichiarato che i tassi non hanno ancora raggiunto i minimi. Tali affermazioni giungono una settimana dopo l’annuncio del presidente della Bce, Mario Draghi, che ha innervosito i mercati affermando di non ritenere necessari ulteriori tagli dei tassi dopo la nuova serie di misure di stimolo. Alle dichiarazioni ha fatto seguito un rimbalzo dell’euro da minimi intorno agli 1,0821$. 

 Nella mattinata di oggi, il kiwi ha perso 34 punti per venire negoziato a quota 0,6761 a causa della diminuzione dei prezzi del latte, che ha accresciuto il timore per l’impatto che tale contrazione avrà sull’intera economia. Tuttavia, i dati ufficiali sul Pil, pubblicati la scorsa settimana, hanno mostrato un’espansione superiore alle aspettative negli ultimi tre mesi del 2015, sostenuta dai servizi alle imprese, dalle vendite al dettaglio, dagli alloggi e dall’edilizia. L’Aussie ha ceduto 22 punti, pur rimanendo intorno agli ultimi massimi, a causa del prelievo dei profitti da parte dei trader seguito al rialzo dell’AUD al di sopra di quota 0,78. Il governatore della Reserve Bank of Australia, Glenn Stevens, e l’assistente governatore per il sistema finanziario, Malcolm Edey, terranno un discorso nella giornata di domani, che rappresenta l’unico evento di interesse in calendario per questa settimana.
 Nel Regno Unito, è prevista la pubblicazione dei dati sull’inflazione e sulle vendite al dettaglio. Verranno, inoltre, diffuse le letture sulla fiducia di imprese e consumatori e sui settori manifatturiero e dei servizi dell’Eurozona. Durante la settimana, verranno, infine, diffusi i dati sull’inflazione del Giappone.

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