I future sul petrolio greggio in rialzo dopo un calo delle scorte

I future sul petrolio greggio con scadenza a gennaio si muovono in netto rialzo in seguito alla pubblicazione del rapporto dell’Agenzia d’Informazione sull’Energia USA, che segnala la prima contrazione delle riserve in quasi tre mesi. Stando ai dati della EIA, nella settimana conclusasi il 4 dicembre le riserve di petrolio greggio scenderebbero di 3,6 milioni di barili, a fronte di un incremento di 0,7 milioni di barili previsto dai trader. Le riserve di petrolio al Cushing, in Oklahoma, principale centro di consegna dei future, registrano un incremento pari a 423.000 barili.

Le riserve di benzina fanno segnare un incremento di 786.000 barili, contro i 2,2 milioni di barili previsto dai trader. Le scorte di distillato, che include il diesel e l’olio combustibile, registrano un incremento di 5 milioni di barili, contro i 2,5 milioni previsti.

A inizio sessione il mercato ha tratto beneficio dal rapporto rialzista pubblicato martedì notte da parte dell’istituto americano per il petrolio, che indicava per la scorsa settimana un calo di riserve di petrolio greggio pari a 1,9 milioni di barili.

Mercoledì la debolezza del dollaro USA e dei mercati azionari europei ha contribuito al rialzo dell’1% circa dei future sull’oro con scadenza febbraio; a limitare il movimento, però, l’imminente aumento dei tassi di interesse alla riunione del 16 dicembre. Dei tassi di interesse più elevati dovrebbero indebolire la domanda di beni di investimento che non producono rendimenti. A sostenere il mercato dell’oro ha anche contribuito la complessiva ripresa del comparto energetico.

La coppia EUR/USD si è mossa in netto rialzo avvicinandosi ancora ai massimi della scorsa settimana, ora che, dopo la forte volatilità di giovedì scorso, migliorano le condizioni del mercato. A sostenere la coppia forex anche la ripresa dei mercati di materie prime. Il presidente della Banca centrale austriaca Ewald Nowotny ha attribuito la responsabilità della forte reazione all’annuncio della BCE della scorsa settimana alle eccessive aspettative del mercato.

I trader sono ancora interessati a puntare sul lato short dell’euro; la coppia si avvicina a 1,10 a causa della divergenza fra le politica monetaria della Fed Usa e quella della Banca centrale europea: la Fed dovrebbe aumentare i tassi di interesse mentre la BCE si appresta a portare avanti il pacchetto di stimolo anche nel corso del 2016.

Il calo del dollaro mercoledì ha contribuito a sostenere la sterlina britannica; gli aggiustamenti posizione in vista dell’annuncio di politica monetaria e Banca d’Inghilterra hanno contribuito a spingere al rialzo la coppia GBP/USD di quasi l’1%.
I verbali dell’ultima riunione del comitato di politica finanziaria della Banca d’Inghilterra, presieduto dal Governatore Mark Carney e responsabile della stabilità finanziaria del Regno Unito, ha mostrato una forte divisione fra i 10 membri sulla migliore linea d’azione.

Alcuni membri hanno pensato che fosse “troppo presto per considerare un aumento delle riserve di capitale sulle esposizioni del Regno Unito”, nonostante l’aumento della crescita del credito, citando l’avversione al rischio da parte delle imprese e le condizioni di mercato più rigide.

Ma gli altri membri hanno sostenuto che ” presto ci potrebbero essere le condizioni per un aumento” le banche necessari per costruire un “cuscinetto significativa di capitale aggiuntivo che potrebbe essere rilasciato ” se in futuro le condizioni deterioreranno.

In base dei verbali, la BoE dovrebbe mantenere i tassi di interesse invariati, confermando gli attuali livelli di stimolo.