Lunedì il dollaro USA si muove in rialzo provocando la caduta di oro, euro e sterlina britannica. A provocare il movimento sarebbe stato il rapporto oltre
In settimana gli investitori avranno l’opportunità di reagire al rapporto ADP sulle buste-paga nel settore privato; non potranno invece reagire al rapporto sulle buste-paga del settore non agricolo di venerdì, dato che i mercati saranno chiusi per il Venerdì Santo.
Il dollaro ha aperto la sessione odierna guadagnando terreno in scia alle dichiarazioni dello scorso venerdì del presidente della Fed Janet Yellen; la Yellen ha ripetuto quanto già affermato nell’annuncio di politica monetaria del 18 marzo, sostenendo che per il via libera a un graduale aumento dei tassi di interesse bisognerà prima osservare dei miglioramenti significativi sul mercato del lavoro, in particolar modo sui salari orari. La Fed considererebbe positivamente anche un aumento dell’inflazione al consumo verso l’obiettivo della Banca centrale del 2%.
A spingere in ribasso la coppia EUR/USD si sono aggiunti i timori riguardo le sorti della Grecia. Dietro la pressione delle vendite il fattore principale sembra essere l’incertezza riguardo le sorti dell’accordo fra Governo greco e creditori internazionali, necessario a scongiurare che il paese finisca le proprie riserve di liquidità.
Sul fronte delle notizie economiche, segnaliamo la stima flash dell’indice dei prezzi al consumo in Spagna, leggermente sopra le aspettative. Se il trader si aspettavano una lettura pari a -1,0%, il dato effettivo si attesta invece a -0,7%. Per finire, secondo gli ultimi dati diffusi dalle Commodity Futures Trading Commission, le posizioni short sull’euro avrebbero raggiunto livelli record.
Il rafforzamento del dollaro ha contribuito a spingere in ribasso la sterlina britannica e i future sull’oro con scadenza a giugno (Comex). Un’ondata di vendite ha interamente ripercorso in senso inverso il rally provocato la scorsa settimana dall’intervento militare in Yemen da parte dell’Arabia Saudita contro i ribelli sciiti appoggiati dall’Iran.
Anche i future sul petrolio greggio con scadenza a maggio hanno ceduto i recenti guadagni dall’inizio della schermaglia in Yemen. Dato che, stando alle notizie trapelate, l’Arabia Saudita sembra avere chiaramente il controllo della situazione, l e fornitore di petrolio greggio non sembrano minacciate nel comodo. Se questa situazione dovesse tendere a stabilizzarsi allora i trader torneranno a concentrarsi sui dati relativi alla domanda e all’offerta, dati che indicano un eccesso di offerta globale: conseguentemente potremmo tornare a osservare un prevalere della pressione delle vendite.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.