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I dati positivi sul Pil USA e sulla spesa personale riportano sul tavolo un incremento dei tassi da parte della Fed

Da
James Hyerczyk
Pubblicato: Feb 26, 2016, 19:31 GMT+00:00

Venerdì, in seguito al rilascio di dati economici incoraggianti che riportano sul tavolo l'ipotesi di un incremento dei tassi di interesse da parte della

I dati positivi sul Pil USA e sulla spesa personale riportano sul tavolo un incremento dei tassi da parte della Fed

Venerdì, in seguito al rilascio di dati economici incoraggianti che riportano sul tavolo l’ipotesi di un incremento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve nel corso dell’anno, si rafforza il dollaro USA premendo su euro, sterlina britannica e future sull’oro.

Il rapporto pubblicato venerdì segnala nel quarto trimestre un rallentamento della crescita del prodotto interno lordo negli USA, seppure meno netta del previsto, mentre sale la spesa dei consumatori; se il rapporto sulle buste-paga del settore non agricolo della prossima settimana sarà in linea o superiore alle aspettative, potremmo tornare a parlare di un possibile aumento dei tassi di interesse prima della fine dell’anno.

Il dato preliminare sul Pil USA t/t si attesta allo 0,9%, sopra lo 0,8% stimato. L’indice dei prezzi PCE Core si attesta allo 0,3%, anche in questo caso sopra lo 0,1% stimato. La Fed utilizza il PCE (spesa personale per il consumo) come indicatore primario dell’inflazione.
La spesa personale, altro indicatore dell’inflazione, si attesta allo 0,5% contro lo 0,3% previsto; supera la stima dello 0,4% anche il reddito personale con una lettura dello 0,5%.
L’indice di fiducia dei consumatori dell’Università di Michigan si attesta a 91,7, leggermente sopra le stime ferme al 91,1. Il rapporto sulla spesa personale indica che l’economia USA inizia a trarre beneficio dai bassi costi dell’energia e dall’accelerazione della crescita dei salari.

I future sul Dollar Index con scadenza a marzo, dopo un test iniziale a 97,115, salgono fino a 98,285; attualmente, l’indice viene scambiato a 98.14, in rialzo di 0,858 (+0,88%). La coppia EUR/USD è a 1,0968, in calo 0,00945 (-0.85%). GBP/USD è a 1.3960, in ribasso di 0,0039 (-0.28%). La sterlina si appresta a registrare la perdita settimanale più pesante in quasi sei anni; intanto i trader di chiedono se il 23 giugno i cittadini britannici voteranno per lasciare l’Unione Europea.
Su Comex i future sull’oro con scadenza ad aprile si apprestano a finire la settimana in ribasso, dopo aver mancato il massimo mensile a $ 1263,90 e dopo la diffusione dei dati recenti che indicano un persistente volume acquisto dei fondi in oro. L’inversione del dollaro americano ha offerto una scusa per effettuare le prese di beneficio. Inoltre, i dati economici positivi dagli Stati Uniti sostengono l’ipotesi di almeno un rialzo dei tassi di interesse nel corso di quest’anno.

A sostenere il mercato anche le aspettative per l’annuncio di un programma di stimolo coordinato alla riunione del G-20 a Shanghai.

Venerdì il prezzo del greggio ha raggiunto il massimo in sette settimane. Il dato positivo sul PIL degli Stati Uniti ha contribuito a rafforzare le aspettative per un aumento di consumo di petrolio. A pesare anche le interruzioni delle forniture in Iraq e Nigeria, con oltre 800.000 barili di petrolio al giorno rimasti fuori dal mercato.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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