Nella giornata di mercoledì, la coppia AUD/USD si è mossa in rialzo dopo aver toccato il minimo degli ultimi tre mesi durante la sessione di martedì. Il
Nella giornata di mercoledì, la coppia AUD/USD si è mossa in rialzo dopo aver toccato il minimo degli ultimi tre mesi durante la sessione di martedì. Il cambio ha raggiunto quota 0,7208, guadagnando 0,0025 punti ossia lo 0,35%. L’inversione di tendenza è stata causata dalla riscossione degli utili e dalla chiusura delle posizioni per ragioni tecniche di ipervendita. Nella giornata di martedì, l’Aussie si era mosso in forte ribasso a seguito delle dichiarazioni del governatore della Reserve Bank of Australia, Glenn Stevens, il quale ha suggerito che i tassi potrebbero venire ulteriormente ridotti al nuovo minimo storico dell’1,5%.
Nelle prime ore di oggi, sono stati pubblicati i dati sul settore edilizio australiano, che mostrano un forte calo dell’attività nel primo trimestre. La contrazione che ha caratterizzato il 2015 pare, dunque, continuare. I dati ufficiali diffusi dall’Ufficio di Statistica Australiano registrano un calo del 2,6% destagionalizzato delle costruzioni ultimate durante i tre mesi fino al 31 marzo.
La coppia NZD/USD viene negoziata a quota 0,6749, in rialzo di 0,0013 punti ossia dello 0,19%. L’apprezzamento è stato sostenuto da fattori sia tecnici sia fondamentali. Tecnicamente, secondo alcuni indicatori, il cambio si trovava in ipervendita. Ciò ha incoraggiato gli investitori a comprare, testando un’area di valore.
Per quanto concerne i fattori di ordine fondamentale, il dollaro neozelandese si è mosso in rialzo grazie ai dati sull’avanzo commerciale, risultato superiore alle aspettative. Al contempo, i trader riflettono sulle prospettive di un nuovo taglio del tasso di interesse da parte della Federal Reserve già a giugno. Ad aprile, la Nuova Zelanda ha registrato un avanzo commerciale di 292 milioni di dollari, ben più alto dei 60 milioni di dollari previsti dalla Reuters e superiore ai 184 milioni di dollari dello scorso anno. Kiwi e mele hanno guidato l’aumento delle esportazioni.
Con un’azione del prezzo limitata, la coppia USD/JPY si è mossa in ribasso, cedendo 0,058 punti ossia lo 0,05%, per chiudere a quota 109,927. Lo yen è stato sostenuto dal discorso tenuto oggi dal governatore della Banca del Giappone, Kuroda, in parlamento, durante il quale ha menzionato questioni riguardanti l’abbandono della politica monetaria espansiva.
I trader sono stati sorpresi dalle affermazioni di Kuroda poiché, per la prima volta, il governatore della Banca del Giappone ha fatto riferimento all’abbandono della politica monetaria espansiva. Sulla coppia USD/JPY ha pesato anche la debolezza delle borse giapponesi, con il Nikkei 225 ora in rialzo dell’1,61% a fronte del precedente 1,85%.
Nella giornata di mercoledì, la borse asiatiche si sono mosse in rialzo, reagendo al forte apprezzamento del dollaro.
In Giappone, il Nikkei 225 ha guadagnato 258,59 punti, ossia l’1,57%, salendo a 16757,25 yen. In Australia, lo S&P/ASX 200 ha guadagnato 76,92 punti, ossia l’1,45%, portandosi a 5372,50$, mosso dal rialzo sperimentato dai più importanti sottoindici finanziari, energetici e dei materiali.
La coppia EUR/JPY ha raggiunto quota 122,589, con un rialzo di 0,066 punti ossia dello 0,05%. L’apprezzamento è stato in parte determinato da fattori tecnici, con gli speculatori che hanno comprato quando il cambio si è avvicinato ai minimi di quota 121,474 e di quota 121,7090.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.