Dopo il rimbalzo di giovedì gli orsi dell'oro suggeriscono la vendita del mercato aurifero mentre i tori promuovono l'acquisto. il ribasso dell'oro e
Giovedì i prezzi del metallo giallo si muovono nuovamente in ribasso rompendo al di sotto dei 1100$ l’oncia poiché il calo più forte del previsto mostrato dalle richieste per il sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti ha spinto il dollaro statunitense in rialzo allontanandolo dai recenti minimi. I prezzi rimangono sotto pressione.
Stando a quanto dichiarato dal World Gold Council (WGC), nonostante la relativa tranquillità tipica della stagione estiva, il ribasso dei prezzi del metallo giallo ha stimolato la domanda in India, il secondo consumatore mondiale di metallo. Il WGC ha anche mostrato come il ribasso dei prezzi del prezioso non sia universalmente percepita come una mossa negativa. Secondo il World Gold Council i prezzi del prezioso in India hanno postato un calo del 3,2%, in Cina del 3,6% e in Turchia dell’1,2%.
Detto questo, ci sembra opportuno segnalare come i prezzi del metallo giallo nel mercato globale abbiano postato i minimi quinquennali sulla scia delle aspettative ce vedono la Federal Reserve innalzare i tassi d’interesse entro la fine dell’anno, scenario che riduce l’appeal dei metalli preziosi.
Secondo il WGC :”lo spettro del tanto atteso innalzamento dei tassi d’interesse degli Stati Uniti ha influenzato a lungo i prezzi del metallo giallo. Il rallentamento della crescita economica in Cina, il più grande consumatore mondiale del prezioso, è indubbiamente un problema significativo per gli investitori. Tuttavia, si tratta di una visione parziale”. I venti contrari come un dollaro statunitense forte e un possibile innalzamento dei tassi d’interesse Fed sono stati probabilmente sopravvalutati”. Sarebbe sorprendente pensare che le aspettative di un possibile incremento dei tassi di interesse degli Stati Uniti non sia già stato preso in considerazione dai prezzi del metallo giallo. A tale proposito, ci sembra opportuno segnalare come, nonostante l’incremento del 12,5% postato nel 2014 dall’indice del dollaro, il prezzo del prezioso sia rimasto invariato. La domanda da porsi adesso è cosa succederà quando la Federal Reserve innalzerà i tassi di interesse, mossa prevista entro la fine dell’anno. Questa è una delle ragioni per cui Jeffrey Currei, direttore della Goldman Sachs, non esclude la possibilità di vedere i prezzi del prezioso rompere al di sotto dei 1000$ l’oncia per la prima volta dal 2009. Altri sostengono che il metallo giallo si riprenderò. Gero prevede un rimbalzo a breve termine durante la prossima settimana. L’assessore ritiene che potrebbe resistere alla forza del dollaro come ha fatto in passato.
La Fed pensa che sia giunto il momento di innalzare i tassi di interesse per sostenere l’economia e il mercato. L’istituto di credito sta preparando l’America al possibile cambiamento modificando il testo delle sue recenti dichiarazioni politiche. Nel mese di dicembre ha rimosso la frase secondo la quale “sarebbe rimasta paziente per un lasso di tempo considerevole” prima di agire. A marzo ha eliminato il temine paziente suggerendo la possibilità di assistere presto ad un innalzamento dei tassi di interesse. Ora afferma che prenderà in considerazione l’innalzamento dei tassi di interesse ad ogni incontro.