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Gli acquisti sui minimi e le prese di beneficio spingono l’oro in rialzo

Da
James Hyerczyk
Pubblicato: Jul 22, 2015, 04:58 GMT+00:00

Oggi i mercati valutari e delle materie prime sono rimbalzati. In assenza di dati economici e con la Grecia e la Cina lontane dal tavolo delle trattative,

Gli acquisti sui minimi e le prese di beneficio spingono l’oro in rialzo

Oggi i mercati valutari e delle materie prime sono rimbalzati. In assenza di dati economici e con la Grecia e la Cina lontane dal tavolo delle trattative, i mercati sono rimasti sotto il controllo tecnici dei trader tecnici, dei profit taker e dei bottom picker.

I mercati delle materie prime sono rimasti sotto osservazione  dopo che ieri su Comex i contratti future dell’oro e del petrolio rispettivamente con scadenza ad agosto  e settembre sono scivolati sui minimi annui.

Le vendite di lunedì potrebbero non essere legate ne a un dollaro più forte ne a un possibile aumento del tasso d’interesse da parte della Fed. Alcuni trader incolpano un importante fondo per le liquidazioni effettuate forse per soddisfare degli obblighi di margine.

Il petrolio è in ribasso a causa dell’eccesso di offerta e della debolezza della domanda. Il mercato si trova sotto pressione da qualche settimana e la rottura definitiva è avvenuta dopo l’accordo sul nucleare tra l’Iran e diverse potenze occidentali. Gli speculatori hanno venduto alla notizia, ma la pressione di vendita è andata a scemare rapidamente dopo che i trader hanno realizzato che ci potrebbe voler del tempo prima che il petrolio iraniano sia disponibile sul mercato. Anche in questo caso, 500 000 milioni di barili al giorno sembrano una cifra  irrisori  paragonati alla produzione degli Stati Uniti e dell’OPEC. Ciò nonostante, i venditori potrebbero aver deciso di scontare in anticipo i prossimi sei mesi. Una volta attivata la nuova infrastruttura, l’Iran dovrebbe essere in  grado di produrre 1.000.000 barili al giorno o più.

La coppia EUR/USD era in leggero rialzo grazie a qualche acquisto speculativo. I trader stanno ancora digerendo l’accordo di salvataggio con la Grecia. Potrebbe infatti volerci un po’ di tempo prima che gli investitori possano conoscere i veri esiti di questo accordo. Molti di loro vogliono vedere se la Grecia riuscirà a ripagare il prestito del Fondo Monetario Internazionale e se il governo sarà in grado di far applicare le nuove misure di austerità.

GBP/USD è negoziata in ribasso. La crescita innescata la scorsa settimana dai commenti su un possibile innalzamento dei tassi prima della fine dell’anno rilasciati da qualche membro della Banca d’Inghilterra sembra aver perso di credibilità. Il calo dei prezzi delle materie prime rende gli investitori preoccupati poiché potrebbe condurre ad un calo dei prezzi al consumo. L’inflazione è uno dei fattori chiave che la Banca d’Inghilterra usa per determinare l’aumento del suo tasso d’interesse. Un calo dell’inflazione posticiperebbe inevitabilmente l’innalzamento dei tassi.

 

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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