GBP/USD tenta un rally in vista di una possibile posticipazione del referendum nel Regno Unito

Venerdì la coppia GBP/USD tenta un rally e sale a 1,4319, in rialzo di 0,0120 (+ 0,85%). I venditori si sono ritirati dopo aver tenuto sotto pressione la sterlina per tutta la settimana, cercando di valutare se l’uccisione di Jo Cox, membro del Parlamento britannico pro-UE, possa alterare gli equilibri nel referendum sull’adesione all’Unione Europea.
La morte di Cox ha rafforzato l’ipotesi di un rinvio della votazione prevista per il 23 giugno, o l’eventualità che il fronte dei sostenitori della UE – dopo che nei giorni scorsi avevano perso terreno nei sondaggi d’opinione – possa trarne giovamento.

La coppia EUR/USD ha continuato a muoversi lateralmente attestandosi a 1,1272, in rialzo di $ 0,0047 (+0,42%). Per il quinto giorno consecutivo, la coppia forex ha registrato un massimo in prossimità di 1,1296; gli investitori stanno infatti cercando di valutare gli eventi nel Regno Unito in vista del referendum sull’adesione della Gran Bretagna nell’Unione Europea.
I trader dell’euro si stanno anche preparando per la prossima settimana in vista della sentenza della Corte Costituzionale tedesca del 21 giugno sul piano di acquisto di obbligazioni di emergenza messo a punto dalla Banca Centrale Europea durante la crisi finanziaria, una decisione che potrebbe sconvolgere l’attuale programma della BCE basato sull’immissione di moneta fresca di stampa.
Un verdetto positivo “metterebbe la Germania nella difficile posizione di dovere scegliere fra sottostare alla costituzione tedesca o al diritto della UE”.

La coppia USD/JPY si è mantenuta vicino ai minimi in quasi due anni, scivolando venerdì ai minimi contro l’euro in più di tre anni, dopo che giovedì la Banca del Giappone ha rinunciato a un ulteriore allentamento della politica monetaria. Gli ultimi dati indicano la coppia USD/JPY a 104,24, in calo di 0,003. La coppia EUR/JPY sale dello 0,41% a 117,503.
Su Comex, i future sull’oro con scadenza ad agosto perdono gran parte dello slancio mentre gli investitori contemplano gli eventi nel Regno Unito. Il mercato è stato sostenuto da un dollaro in calo per una terza settimana alla luce di una nota prudente da parte della Federal Reserve diramata a inizio settimana e dell’incertezza in vista del voto della Gran Bretagna sull’adesione all’Unione Europea.

L’oro ha stampato un nuovo massimo del 2016 giovedì a $ 1318,90 per poi cedere venerdì mattina quasi l’1 per cento quando i mercati finanziari hanno reagito alla sospensione della campagna per il referendum britannico 23 giugno dopo l’uccisione di una parlamentare. Tuttavia, gli acquisti speculativi hanno poi riportato il mercato a un risultato quasi invariato.
Le azioni di copertura short e le prese di beneficio dopo sei sessioni vendite contribuito a spingere i future del petrolio greggio con scadenza ad agosto. Tuttavia, il mercato è ancora nelle condizioni di chiudere la settimana in rosso. Il mercato è stato sostenuto anche dal calo del dollaro Usa.
La società di servizi petroliferi Baker Hughes ha riportato nel suo conteggio settimanale delle piattaforme operative un incremento di 9 unità, per un totale di 337 pozzi. L’anno scorso in questo periodo, le società produttrici operavano con 631 impianti attivi sui giacimenti di petrolio negli Stati Uniti. Si tratta del terzo incremento settimanale consecutivo nel conteggio delle piattaforme.