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Forte ribasso del renminbi

Da:
Barry Norman
Pubblicato: Dec 31, 2015, 20:33 UTC

L'ultima giornata di trading dell'anno vede scarsa attività e un calendario economico privo di eventi. Non vi sono neanche notizie di particolare

Forte ribasso del renminbi

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L’ultima giornata di trading dell’anno vede scarsa attività e un calendario economico privo di eventi. Non vi sono neanche notizie di particolare importanza, se non per quanto concerne la Cina e il petrolio. Nella mattinata, l’Aussie e il kiwi si sono mossi in rialzo, grazie ai trader che si sono diretti sulle valute legate alle materie prime. L’Aussie ha guadagnato 16 punti, raggiungendo quota 0,7302, mentre il kiwi è salito di 3 punti, toccando quota 0,6847. Nella giornata di oggi, i mercati cinesi sono aperti e alcuni dati verranno pubblicati il 1 gennaio 2016.

La Pboc ha varato un nuovo indice del tasso di cambio, legato non solo al dollaro, ma a un paniere di valute che include anche l’euro e lo yen. Secondo alcuni, la mossa suggerisce che la Cina possa essere soddisfatta del nuovo deprezzamento dello yuan contro il dollaro.

Secondo Lain Ping di Bank Communications, nel 2016, lo yuan dovrà probabilmente affrontare una più forte pressione al ribasso, dato il continuo deflusso di capitali dalla Cina. Secondo alcuni investitori,nel corso del prossimo anno, la valuta cinese potrebbe deprezzarsi di un ulteriore 3-5%. Lo yuan viene negoziato a quota 6,4938, in ribasso di 26 punti contro un dollaro in calo.  Nella giornata di mercoledì, lo yuan ha perso il 4,41% contro il dollaro, segnando il deprezzamento maggiore da quando le statistiche sono diventate disponibili per la prima volta nel 1995. Nello stesso periodo del 2014, il ribasso era stato del 2,42%.

La Cina continua a limitare gli investimenti verso e dal resto del mondo, ma i capitali continuano a lasciare il paese. Le autorità di politica monetaria hanno, inoltre, manovrato il tasso di cambio per evitare il crollo dello yuan, tagliando le riserve estere del 14%.

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In Giappone, la giornata di oggi è festa, ma lo yen ha sperimentato una modesta attività, guadagnando 10 punti sul dollaro, per venire negoziato a quota 120,41, e apprezzandosi di 11 punti sull’euro, raggiungendo quota 131,63. Il rialzo dello yen, pari a quasi il 2,5% su base ponderata, si unisce all’ulteriore diminuzione dei prezzi dell’energia e ai segnali di come l’economia non stia riuscendo a riavviare la ripresa. Tutto ciò rafforza le ipotesi di un’ulteriore manovra espansiva da parte della Banca del Giappone, molto probabilmente verso l’inizio del nuovo anno fiscale. L’ampliamento dello spread tra i titoli di Stato statunitensi e giapponesi a 10 anni al di sopra dei 200 punti basi per la prima volta nel corso di quest’anno dovrebbe contribuire a muovere il dollaro in rialzo dal margine inferiore al centro della sua gamma di oscillazione. La valuta statunitense potrebbe muoversi ancor più in rialzo, qualora il rapporto sui posti di lavoro negli Stati Uniti, la cui pubblicazione è prevista per la prossima settimana, dovesse mostrare la continuazione del riassorbimento. Lo yen ha segnato un quarto anno di deprezzamento storico contro il dollaro, con la divergenza tra le politiche monetarie di Giappone e Stati Uniti che non appare prossima a terminare.

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Per l’euro, il prossimo sarà il secondo anno consecutivo di andamento negativo, che segue due anni di apprezzamento, a loro volta preceduti da un biennio di ribassi. A nostro parere, il declino dell’euro continuerà per un altro anno o due.

Nella giornata di mercoledì, il dollaro si è deprezzato contro lo yen e contro l’euro, chiudendo in ribasso un anno che lo ha visto perdere più del 2% in meno di un mese contro un paniere di valute. Secondo Michael Sneyd, stratega di Bnp Paribas, il dollaro è stato notevolmente sfavorito dall’aumento dei rendimenti dei titoli di Stato degli Stati Uniti, seguito al primo innalzamento dei tassi di interesse, attuato dalla Federal Reserve in data 16 dicembre.

Sneyd dichiara: “Lo faremo presente a quegli operatori che sono attualmente fuori dal mercato. Nella prossima settimana, potrebbero tornarvi.”

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