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EUR/USD affonda in scia ai dati deboli sull’inflazione nell’eurozona

Da
James Hyerczyk
Aggiornato: Dec 2, 2015, 23:50 GMT+00:00

Mercoledì, in vista della riunione della Banca Centrale Europea di domani, la coppia EUR/USD sprofonda, spinta in ribasso dai dati deludenti

EUR/USD affonda in scia ai dati deboli sull’inflazione nell’eurozona

Mercoledì, in vista della riunione della Banca Centrale Europea di domani, la coppia EUR/USD sprofonda, spinta in ribasso dai dati deludenti sull’inflazione, tali da rafforzare l’ipotesi di una decisione drastica da parte della BCE volta a stimolare l’economia dell’euro zona.

Nel mese di novembre l’inflazione nei paesi dell’euro zona è rimasta stabile allo 0,1%, ben al di sotto dello 0,2% previsto e lontanissimo dell’obiettivo della Banca centrale fissato al 2%. La bassa inflazione potrebbe spingere la BCE verso l’adozione di ulteriori tagli ai tassi di interesse. La stima flash sull’indice dei prezzi al consumo core si attesta allo 0,9%, sotto l’1,1% previsto. L’indice dei prezzi alla produzione mese su mese registra una flessione dello 0,3%, leggermente sopra il -0,4% previsto.

La coppia GBP/USD cede terreno seguendo la scia dell’euro, e va a perforare il precedente minimo settimanale a 1,4993. A contribuire al ribasso della sterlina britannica contro il dollaro un rapporto ADP sull’occupazione nei settori non agricoli incoraggiante che segnala nel mese di novembre un incremento nel settore privato pari a 217.000 posti di lavoro, a fronte dei 191 mila previsti dagli analisti.

Per quanto riguarda gli altri dati del giorno, segnaliamo l’incremento del 2,2%della produttività dei settori non agricoli negli USA, in linea con le aspettative. Il dato rivisto sui costi per unità di lavoro sono in rialzo dell’1,8%, sopra 1,1% previsto.

In giornata gli investitori probabilmente reagiranno alle dichiarazioni del presidente della Fed Janet Yellen, che terrà un discorso alle 12.25 del pomeriggio orario ET e del membro del FOMC Williams, alle 3.40 del pomeriggio ET. Alle 2:00 del pomeriggio la Fed pubblicherà l’ultimo beige book.

I future sul petrolio greggio con scadenza a gennaio cedono terreno in seguito al rapporto dell’agenzia d’informazione sull’energia USA, che nella settimana conclusasi il 27 novembre segnala un incremento di scorte pari a 1,2 milioni di barili, a fronte di un prelievo pari a 0,6 milioni di barili previsto dai trader. La pressione di vendita è stata in parte attribuita agli aggiustamenti di posizione in vista della riunione chiave dell’Opec e dell’annuncio sulla produzione del 4 dicembre.

Su Come i future sull’oro con scadenza a febbraio cedono terreno mentre il dollaro USA si rafforza reagendo a dati ribassisti sull’inflazione nell’euro zona e a un rapporto ADP sull’occupazione incoraggiante. Il mercato è ora nelle condizioni di poter testare il minimo di sei anni toccato la scorsa settimana a quota 1051,60$.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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