Durante le festività natalizie l’oro è il regalo perfetto per gli investitori

L’oro è il regalo di Natale desiderato da ogni donna, ma è anche il bene che ogni investitore ricerca nei periodi di festa. Mercoledì, nel corso della sessione asiatica, l’oro ha lasciato sul terreno 1,40$ attestandosi a 1072,70, in prossimità dell’estremo superiore della gamma media di oscillazione. L’argento segue la scia dell’oro e cede 79 punti, scivolando a 14,235, mentre il platino sale a quota 874,35, sostenuto dai dati positivi sulle vendite di automobili. Sembra che i bassi prezzi del petrolio e della benzina abbiano innescato un balzo nelle vendite di auto.

Il dollaro si è mosso in ribasso nel corso della sessione asiatica in seguito alla pubblicazione di dati economici che dipingono un quadro incerto dell’economia USA, con le principali coppie di valute che oscillano all’interno di una gamma piuttosto ristretta mentre i trader si riposano in vista delle vacanze.

Dopo tre sessioni consecutive in rosso, l’indice del dollaro, che segue l’andamento del biglietto verde contro un paniere delle sei principali valute rivali, si è ritirato leggermente scivolando a quota 98,215, allontanandosi ulteriormente dal massimo in due settimane toccato giovedì scorso a quota 99,294. L’oro è inversamente correlato al biglietto verde, il quale ha recuperato le perdite iniziali guadagnando sette punti. Il volume di scambi, come previsto, è piuttosto basso, data la chiusura della borsa di Tokyo in occasione del compleanno dell’imperatore giapponese; molti investitori ti sono già allontanati per festeggiare il Natale.

Martedì, dopo un rally durato due giorni, l’oro ha perso terreno indifferente al calo del dollaro e al rimbalzo del prezzo del petrolio; in una giornata caratterizzata da un basso numero di scambi in vista delle vacanze di Natale, i trader hanno effettuato gli aggiustamenti di posizione di fine anno.

Il metallo è in rialzo del 2,5% rispetto al minimo toccato la scorsa settimana (vicino a sua volta ai minimi dall’inizio del 2010) in occasione del primo aumento dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve da quasi un decennio, in un clima di incertezza rispetto al percorso che verrà seguito per i successivi incrementi. Mentre il mercato la scorsa settimana ha ricevuto supporto dal forte incremento nelle partecipazioni sui fondi ETF garantiti in oro, la ripresa dei flussi in uscita di questa settimana evidenzia la prudenza da parte degli investitori.

“Dopo le forti perdite degli ultimi due anni, il balzo nella domanda di ETF in oro è impressionante, ma per assistere a un’estensione del rally ci vuole ancora di più” sostiene James Steel, analista presso la HSBC.

Saxo Bank sostiene in una nota che in vista dell’aumento dei tassi della scorsa settimana le posizioni short sui fondi speculativi avevano raggiunto livelli record e negli ultimi giorni l’esposizione si è ridotta,.

“In vista della fine dell’anno, la liquidità è in calo i trader cominciano a chiudere le proprie posizioni mantenute nel corso dell’anno” sostiene un analista della ABN Amro.

Sul mercato dell’oro potremmo osservare qualche brusco movimento di prezzo in corrispondenza degli aggiustamenti di posizione di fine anno. Secondo i dati recentemente pubblica gli ultimi dati del governo USA, le posizioni short su Comex sono ai massimi record, un fattore che potrebbe innescare azioni di copertura short. Il sentiment di mercato verso l’oro rimane comunque decisamente ribassista, perché legato alle previsioni sul dollaro e ai futuri interventi sui tassi di interesse da parte della Fed.

Diverse agenzie di brokeraggio prevedono per il prossimo anno un calo di sotto dei 1000 dollari l’oncia. Le partecipazioni presso i fondi ETF garantiti in oro sono ai minimi degli ultimi sette anni.