All'inizio dell'ultima settimana del 2015, non si prevede una grande attività. Con molti mercati ancora chiusi per il Boxing Day, come Australia, Nuova
Il dollaro veniva cambiato con 120,39 yen. A New York, i mercati finanziari sono rimasti chiusi da venerdì a Natale. L’euro ha raggiunto gli 1,0973$ e i 132,10 yen. Nelle prime ore della mattinata, il dollaro si è mosso in rialzo, toccando i 120 yen a seguito dei dati pubblicati dal governo nipponico. I risultati hanno, infatti, mostrato come la produzione industriale del Giappone sia diminuita più di quanto previsto a novembre. La notizie ha provocato la vendita di yen. Il calendario di oggi prevedeva unicamente i dati sul Giappone, che hanno mostrato come la produzione industriale sia aumentata a ottobre per il secondo mese consecutivo e come le vendite al dettaglio siano cresciute molto di più delle aspettative
Gli ultimi dati dovrebbero tranquillizzare le autorità di politica monetaria, preoccupate dalla debolezza della spesa delle famiglie e dell’inflazione al consumo rilevata nella scorsa settimana. Questi due fattori continuano a premere sulla Banca del Giappone perché espanda il suo già ampio programma di stimolo.
Secondo il governo, a ottobre la produzione industriale è aumentata dell’1,4% rispetto al mese precedente. Gli economisti avevano, invece, stimato una crescita dell’1,9%. Il dato segnava un’espansione dell’1,1% a settembre. L’incremento è stato guidato dalle macchine di impiego generale, dalle automobili e dall’elettronica. Secondo un altro rapporto, a ottobre, le vendite al dettaglio sono aumentate dell’1,8% su base annua, più dell’atteso 0,8%, guidate dall’abbigliamento, dai generi alimentari e dalle automobili.
Il dollaro è stato sostenuto da un rimbalzo della Borsa di Tokyo, con un miglioramento della fiducia degli investitori dopo la recente fuga verso la relativa sicurezza dello yen. Tuttavia, nel corso della mattinata, l’apprezzamento del dollaro è stato modesto, dato che molti attori del mercato sono ancora in vacanza.
Durante la tranquilla mattinata di lunedì, le borse asiatiche sono rimaste stabili, dopo un rimbalzo del greggio, in risalita dai minimi pluriennali. I mercati delle attività sono stati più tranquilli del solito, dato che, nella giornata di venerdì, le piazze europee e nordamericane sono rimaste chiuse per Natale.
Lo Msci, il più ampio indice azionario dell’Asia-Pacifico al di fuori del Giappone, è rimasto invariato. Per quest’anno, lo Msci era prossimo a subire una perdita dell’11%.
Il dollaro australiano ha perso lo 0,1%, toccando quota 0,7274, mentre il kiwi ha guadagnato 15 punti, salendo a quota 0,6843, grazie al deprezzamento subito dal dollaro statunitense dopo le festività natalizie. A causa della mancanza di dati e di notizie, i mercati saranno probabilmente influenzati dalla fiducia. L’attività dovrebbe aumentare all’apertura delle piazze degli Stati Uniti, prevista per oggi. Tuttavia, con la maggior parte dei trader e dei politici in vacanza fino ai primi giorni del nuovo anno, è molto probabile che la sessione sia tranquilla.