Nella giornata di giovedì, i mercati finanziari hanno seguito un andamento diversificato, con gli investitori che valutavano una serie di dati sugli Stati
Nella giornata di giovedì, i mercati finanziari hanno seguito un andamento diversificato, con gli investitori che valutavano una serie di dati sugli Stati Uniti in attesa delle decisioni di politica monetaria che la Banca del Giappone e la Federal Reserve prenderanno nel corso della prossima settimana.
Negli Stati Uniti, le prime richieste di sussidio di disoccupazione sono 260000, di poco inferiori alla stima di 262000. L’Ipp di agosto è rimasto invariato, deludendo le aspettative. I trader attendevano, infatti, un incremento dello 0,1%.
Le vendite al dettaglio del mese di agosto sono risultate inferiori alle aspettative, diminuendo più del previsto. Nello stesso mese, la produzione industriale è scesa dello 0,4, più delle previsioni che davano la contrazione allo 0,3%.
Il dato più deludente è stato quello delle vendite al dettaglio. Le vendite core sono aumentate di appena il 2,8% su base annuale, il risultato più basso dal mese di marzo. Il dato peggiora se confrontato con la media a cinque anni del 3,5%, con quella della metà degli anni 2000 del 5,4% e con quella della fine degli anni Novanta del 5,6%.
Infine, le scorte delle imprese per il mese di luglio sono rimaste invariate a fronte di un incremento previsto dello 0,1%.
I dati pubblicati nella giornata di giovedì sono gli ultimi prima dell’inizio della riunione del Fomc, che si aprirà il 20 settembre e durerà due giorni. Gli investitori stanno valutando i dati dalla pubblicazione del rapporto sulle buste paga dei settori non agricoli degli Sati Uniti (2 settembre), sperando di conoscere la tempistica dell’innalzamento dei tassi di interesse da parte della Fed. I base al FedWatch del Cme Group, i trader danno una manovra restrittiva a settembre al 12% di probabilità.
Dopo la pubblicazione dei dati, le borse degli Stati Uniti hanno perso parte dei guadagni iniziali. Il Dow Jones è salito di circa 80 punti, con gran parte dei guadagni attribuiti al rialzo di Apple. Lo S&P 500 è aumento di circa lo 0,5%, spinto dal settore della tecnologia dell’informazione, che ha guadagnato l’1%. Il rialzo del 3,2% di Apple ha contribuito a far salire il Nasdaq di circa lo 0,86%. Dow Jones e S&P 500 sono stati sostenuti dalla stabilizzazione del prezzo del petrolio.
Il Wti è aumentato dello 0,30% a 43,71$ al barile. Il rialzo è stato alimentato dalle coperture short e dalla riscossione degli utili. Tuttavia, i guadagni sono stati limitati dalle notizie sull’incremento della produzione in Libia e Nigeria.
Immediatamente dopo la pubblicazione dei dati sugli Stati Uniti, l’euro ha raggiunto il massimo delle ultime sei settimane sul dollaro, ma l’intero guadagno è andato perduto nel deprezzamento subito durante il resto della sessione. La sterlina si è mossa in ribasso contro il dollaro, spinta dalla decisione della Banca d’Inghilterra di mantenere i tassi di interesse invariati. Tuttavia, i trader non sono stati sorpresi da tale mossa a causa dei recenti dati notevolmente positivi sul Regno Unito.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.