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Dollaro USA ai Minimi delle Ultime Tre Settimane

Da
James Hyerczyk
Pubblicato: Oct 12, 2015, 23:32 GMT+00:00

Lunedì il dollaro Usa si muove in netto ribasso, favorendo i mercati di oro e valute estere. Oggi negli Stati Uniti è una giornata festiva, perciò è lì

Dollaro USA ai Minimi delle Ultime Tre Settimane

Lunedì il dollaro Usa si muove in netto ribasso, favorendo i mercati di oro e valute estere. Oggi negli Stati Uniti è una giornata festiva, perciò è lì che è venuta a mancare una difesa della valuta. Volume e volatilità sono stati al di sotto della media, lasciando intendere che la maggior parte dei principali investitori fossero a bordo campo.

Lunedì l’indice del dollaro Usa ha raggiunto il minimo delle ultime tre settimane. Il clima di incertezza attorno ai tempi dell’aumento dei tassi di interesse da parte della Fed continua a pesare sui mercati; i trader prevedono ora un aumento dei tassi di interesse a partire dal marzo 2016.

La scorsa settimana il vicepresidente della Federal Reserve Stanley Fischer, falco inossidabile, ha dato indicazioni contrastanti sui tempi di un possibile aumento dei tassi di interesse. Non è però sembrato sicuro quanto lo era a inizio mese, quando riteneva possibile un aumento dei tassi di interesse nella riunione di dicembre. I suoi timori rispecchiano quelli della Fed: entrambi sono incerti sulla effettiva capacità della Cina e dell’economia globale di riuscire a sopportare un aumento dei tassi di interesse e un apprezzamento del dollaro USA.

Lunedì la coppia EUR/USD si è mossa in netto rialzo nonostante i timori espressi venerdì dal presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi, quando ha manifestato la propria preoccupazione per la forza dell’euro e dichiarandosi pronto a eventuali variazioni della dimensione, composizione e durata dell’attuale programma di stimolo da 1000 miliardi di euro.

Lunedì anche la coppia GBP/USD si muove in lieve rialzo. Venerdì il mercato ha chiuso con la stampa sul grafico giornaliero di un pattern grafico potenzialmente rialzista, senza che però ne seguisse un’estensione del movimento.

Su Comex lunedì i future sull’oro con scadenza a dicembre si muovono in netto rialzo andando a toccare il massimo da fine agosto.

Lunedì i future sul petrolio greggio con scadenza a dicembre rompono in netto ribasso: i compratori hanno approfittato della forte rally per effettuare le prese di beneficio. I dati recenti hanno avuto un effetto positivo sui prezzi, ma il rally è stato troppo rapido e troppo forte per un periodo di tempo così breve, creando condizioni tecniche di ipercomprato.

I dati rilasciati venerdì dalla società di servizi petroliferi Baker Hughes indicano per la sesta settimana consecutiva una riduzione nel numero di piattaforme petrolifere operative. Nel corso della settimana conclusasi il 9 ottobre, i produttori hanno sospeso i lavori in nove impianti, portando il conteggio a un totale di 605 piattaforme.

Lunedì l’OPEC ha pubblicato una previsione sulla domanda di petrolio nel 2016, molto più alta di quanto non si pensasse: la strategia dei bassi prezzi pesa infatti sull’offerta di petrolio scisto.

L’azione di prezzo di oggi suggerisce che i prezzi rimarranno bloccati sotto la soglia psicologica dei 50,00$, dato che gli Stati Uniti e l’OPEC stanno ancora producendo più petrolio di quanto non richiesto dal mercato.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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