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I dati sulle buste paga dei settori non agricoli degli Stati Uniti provocheranno un rimbalzo del dollaro?

Da
Bob Mason
Pubblicato: Mar 10, 2017, 15:19 GMT+00:00

Nella giornata di oggi, verranno pubblicati i dati sulle buste paga dei settori non agricoli degli Stati Uniti, che i mercati attendono da una settimana.

I dati sulle buste paga dei settori non agricoli degli Stati Uniti provocheranno un rimbalzo del dollaro?

Nella giornata di oggi, verranno pubblicati i dati sulle buste paga dei settori non agricoli degli Stati Uniti, che i mercati attendono da una settimana. I membri del Fomc con diritto di voto hanno aperto la strada a un’innalzamento dei tassi nella prossima riunione della Fed, che si terrà nella prossima settimana.

Attualmente, le probabilità di una manovra restrittiva a marzo si attestano all’86%, in lieve aumento dopo la pubblicazione, nella giornata di mercoledì, dei dati di Adp risultati, più che positivi, veramente eccezionali.

Ad aspettare un dato simile nel pomeriggio di oggi si potrebbe peccare di ottimismo. Tuttavia, pare ragionevole ipotizzare che, nel mese di febbraio, si siano registrati 200000 nuovi occupati. Una tale cifra aumenterebbe la pressione sulla Fed perché attui la manovra restrittiva. Il mercato del lavoro viene già ritenuto in  piena occupazione dai falchi del Fomc.

Durante la sessione asiatica, le aspettative sui dati positivi hanno sostenuto il dollaro, contrastando con l’andamento al ribasso delle ultime settimane. Dall’inizio della giornata, l’indice del dollaro spot è rimasto in positivo per poi scendere in negativo all’avvio della sessione europea. Prima della pubblicazione dei dati sulle buste paga dei settori non agricoli, la propensione verso il dollaro potrebbe essere varia. Sui mercati, un risultato inferiore a 200000 potrebbe causare uno shock più che accettabile. Durante la sessione europea, l’importanza di tale dato andrà ad aggiungersi alla volatilità del dollaro.

A ogni modo, non dipende tutto dai dati sulle buste paga dei settori non agricoli per il mese di febbraio. I mercati devono, infatti, rassicurati che la lettura di gennaio non venga corretta nettamente in ribasso e che i salari sperimentino una crescita ragionevole. A volte, prima della diffusione dei dati mensili, si è assistito a notevoli correzioni che vanno ad accrescere la confusione. Tuttavia, l’influenza di una revisione dipenderà, alla fine, dai dati di febbraio. Per quanto riguarda la crescita dei salari, i risultati devono riflettere la continuazione della pressione inflazionistica e l’ulteriore miglioramento del mercato del lavoro.

In attesa della pubblicazione dei dati sulle buste paga dei settori non agricoli nel pomeriggio di oggi, i mercati si chiedono quale risultato possa essere sufficientemente positivo per la Fed. Una lettura coerente con le aspettative sarebbe sicuramente un ottimo dato. Qualora l’esito fosse, invece, inferiore alle attese, ciò andrebbe ad accrescere l’incertezza sulla manovra restrittiva.

Durante la prossima settimana, prima della decisione del Fomc sui tassi di interesse, verranno pubblicati numerosi dati sugli Stati Uniti, tra cui, nella giornata di mercoledì, quelli sull’inflazione e le vendite al dettaglio per il mese di febbraio. Se  a un risultato mediocre nella giornata di oggi si aggiungessero dati deludenti nella prossima settimana, se ne dovrebbe tenere certamente conto, sebbene i mercati si aspettino che la Fed attui la manovra restrittiva per difendere la propria credibilità. Gli ultimi dati sull’inflazione in Cina hanno rappresentato un avvertimento per i mercati. Sebbene non si debba attendere una simile contrazione negli Stati Uniti, il recente declino del prezzo del petrolio potrebbe costituire un fattore che la Fed dovrà considerare.

L’ossessione per i dati di oggi è sufficiente a lasciare il dollaro in balia delle buste paga dei settori non agricoli e della crescita dei salari. L’indice del dollaro spot potrebbe balzare a quota 103, ma, affinché si verifichi la rottura, i dati del governo federale dovranno essere tanto positivi quanto quelli diffusi da Adp nella giornata di mercoledì.

In Gran Bretagna si presta notevole attenzione ai dati sulla produzione dei settori industriale e manifatturiero e a quelli sul commercio. La prossima settimana non vedrà soltanto la riunione del Fomc, ma anche quelle della Banca del Giappone, della Banca d’Inghilterra e della Banca Nazionale Svizzera. Tutte le banche centrali decideranno dei tassi di interesse. Se risultassero deludenti, i dati sul settore manifatturiero del Regno Unito, che verranno pubblicati nella giornata di oggi, andrebbero ad aumentare la pressione sulla sterlina. Durante la settimana, la coppia GBP/USD si è mossa in ribasso, attestandosi al di sotto degli 1,22$ per la terza giornata consecutiva.

Alla redazione di questo articolo, l’indice del dollaro spot perdeva lo 0,07% per toccare quota 101,78. Le coppie EUR/USD e GBP/USD guadagnavano rispettivamente lo 0,35% e lo 0,02%. All’apertura della sessione europea, l’euro ha sperimentato un rimbalzo dal territorio negativo, trovando supporto nell’ampliamento dell’avanzo commerciale della Germania (dato su base annua), nonostante l’evidente contrarietà della Bce a modificare la politica monetaria. Il rialzo della sterlina potrebbe essere messo alla prova, qualora i dati che verranno diffusi nella giornata di oggi dovessero seguire la recente tendenza negativa.

Sull'Autore

Bob Masonauthor

Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.

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