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Covid, stabili incidenza settimanale e terapie intensive, scende Rt medio – ISS

Da:
Reuters
Pubblicato: Jan 21, 2022, 11:39 GMT+00:00

MILANO (Reuters) - Si stabilizzano incidenza settimanale di casi Covid in Italia e occupazione di posti letto in terapia intensiva, mentre scende l'indice Rt medio a fronte di un rialzo del tasso di ricoveri nei reparti ordinari degli ospedali.

Una fila di persone in attesa di ricevere una dose di richiamo contro il Covid-19 presso un centro di vaccinazione a Roma

MILANO (Reuters) – Si stabilizzano incidenza settimanale di casi Covid in Italia e occupazione di posti letto in terapia intensiva, mentre scende l’indice Rt medio a fronte di un rialzo del tasso di ricoveri nei reparti ordinari degli ospedali.

E’ il quadro che emerge dai dati, per la settimana dal 14 al 20 gennaio, alla valutazione della cabina di regia che prepara il monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità-Ministero della Salute.

L’incidenza settimanale è a 2.011 casi ogni 100.000 abitanti, da 1.988 per 100.000 della settimana precedente.

Il tasso di occupazione in terapia intensiva è stato stabile al 17,3% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 20 gennaio) rispetto al 17,5% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 13 gennaio).

Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale invece al 31,6% rispetto al 27,1% precedente.

Va ricordato che con il tasso in terapia intensiva al 30% (e con quello nei reparti ordinari al 40%) il paese entrerebbe in zona rossa.

Nel periodo 22 dicembre 2021-4 gennaio 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,31 (range 1,00 – 1,83), in diminuzione rispetto alla settimana precedente ma ancora al di sopra della soglia epidemica.

L’Rt è l’indice che dice quanti possono essere contagiati da una sola persona in media e in un certo periodo di tempo.

Sette regioni e province autonome sono classificate a rischio alto, 11 risultano classificate a rischio moderato, cinque delle quali ad alta probabilità di salire a rischio alto, mentre tre regioni sono classificate a rischio basso.

Rimane stabile il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (658.168 rispetto ai 649.489 della settimana precedente).

La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in leggero aumento (15% rispetto al 13% della scorsa settimana).

È in diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (41% rispetto a 48%) mentre aumenta la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (44% da 39%).

(Emilio Parodi, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)

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