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Confusione sui mercati valutari

Da:
Barry Norman
Pubblicato: Jan 12, 2016, 19:24 UTC

La  mattinata di oggi è stata priva di dati di particolare importanza, eccetto il conto corrente del Giappone, risultato lievemente migliore delle

Confusione sui mercati valutari

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La  mattinata di oggi è stata priva di dati di particolare importanza, eccetto il conto corrente del Giappone, risultato lievemente migliore delle aspettative. La lettura ha contribuito all’apprezzamento dello yen, già in rialzo grazie alle operazioni sulle valute rifugio. Il cambio USD/JPY è sceso a quota 117,0, mentre contro l’euro lo yen si assesta a quota 127,84. Secondo i dati pubblicati dal ministero delle Finanze nella giornata di martedì, a novembre il surplus di conto corrente del Giappone ammontava a 1143,5 miliardi di yen. La lettura supera le aspettative di un avanzo di 895,0 miliardi di yen e segue il surplus di 1458,4 miliardi di yen registrato a ottobre. La bilancia commerciale ha mostrato un disavanzo di 271,5 miliardi di yen a fronte di un deficit atteso a 158,7 miliardi di yen e segue al surplus di 200,2 miliardi di yen del mese precedente. Le esportazioni sono diminuite del 6,3% su base annua a 5,923 trilioni di yen, mentre le importazioni sono crollate del 10,9% su base annua a 6,194 trilioni di yen.

Secondo quanto dichiarato dalla Banca del Giappone nella giornata di martedì, a dicembre il valore totale dei prestiti bancari è aumentato del 2,2% su base annua, toccando i 496,715 trilioni di yen. Il dato si avvicina all’incremento previsto del 2,3%, che avrebbe ripetuto la lettura di novembre. Esclusi i trust, i prestiti bancari sono nuovamente aumentati del 2,2% su base annua a 431,959 trilioni di yen. Il dato è egualmente inferiore alle aspettative di una crescita del 2,3%.

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Nella mattinata di oggi, l’altro dato che ha catturato l’attenzione è rappresentato dagli eventi in Cina. A dicembre, l’inflazione dei prezzi al consumo ha subito un incremento marginale, a causa dell’aumento dei prezzi dei generi alimentari, ma rimanendo al di sotto del tasso obiettivo. Al contempo, i prezzi alla produzione continuano a seguire la loro netta tendenza al ribasso, aprendo alla possibilità di aggiustamenti monetari. Secondo i dati pubblicati nel fine settimana dall’Ufficio Nazionale di Statistica, l’inflazione è aumentata coerentemente con le aspettative, dall’1,5% di novembre all’1,6% di dicembre. Un tasso simile si era registrato per l’ultima volta a settembre del 2015, segnando l’aumento maggiore dall’agosto dello stesso anno. L’inflazione rimane ben al di sotto del tasso obiettivo annuale, fissato a circa il 3%. Il deprezzamento dello yuan, le massicce vendite che hanno investito le borse cinesi e il rallentamento dell’economia fanno supporre ai mercati un prossimo intervento della Banca Popolare Cinese.

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Durante le prime ore della sessione asiatica di martedì, il dollaro ha visto una riduzione della volatilità, restando ai livelli del giorno prima. La valuta statunitense si è mantenuta al di sopra dei minimi degli ultimi quattro mesi contro lo yen e non lontano dai massimi degli ultimi cinque anni e mezzo contro la sterlina. Il dollaro ha perso 15 punti per venire negoziato a quota 98,77.

L’attenzione degli investitori continua a concentrarsi sulla determinazione del tasso centrale dello yuan, dopo che, nella giornata di lunedì, la Banca Popolare Cinese ha aumentato il tasso medio giornaliero per il secondo giorno dopo otto sessioni consecutive in cui aveva lasciato deprezzare la valuta.La banca centrale di Pechino intende mantenere lo yuan stabile contro un paniere di valute e aumentare le sue fluttuazioni contro il dollaro. Questo è quanto affermato nella giornata di lunedì da Ma Jun, economista capo della Banca Popolare Cinese sul sito web dell’istituto. Contro il dollaro, il renminbi si è mosso in ribasso, venendo negoziato a quota 6,5742.

A causa della continua preoccupazione per la tensione dell’economia cinese, il dollaro australiano si è mosso in ribasso. L’Aussie ha ceduto 13 punti per venire negoziato a quota 0,6984, mentre il kiwi è salito di 3 punti a quota 0,6984.

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