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Con i mercati in pausa, il ribasso del dollaro prevale

Da
Bob Mason
Pubblicato: Apr 18, 2017, 13:52 GMT+00:00

All'apertura delle borse europee si sarebbe aspettato del movimento, ma il dollaro è rimasto invariato. Con lo yen che si apprezza sul dollaro e l'euro

Con i mercati in pausa, il ribasso del dollaro prevale

All’apertura delle borse europee si sarebbe aspettato del movimento, ma il dollaro è rimasto invariato.

Con lo yen che si apprezza sul dollaro e l’euro che rimane stabile, non si tratta completamente di avversione al rischio. Tuttavia, i fattori geopolitici continuano a mantenere i mercati in stato di attesa.

Nella giornata di ieri, la decisione della Corea del Nord di non effettuare un altro test missilistico ha in parte tranquillizzato i mercati, spingendo le borse statunitensi in rialzo. La maggiore tranquillità ha caratterizzato anche l’andamento dei mercati europei durante la mattinata odierna. Le borse sono state spinte dalle aspettative sugli utili a seguito del recente aumento dei rendimenti.

Il panico per le elezioni presidenziali in Francia non si è ancora scatenato, ma, con i beni rifugio che rimangono stabili, gli asset più rischiosi paiono prossimi a muoversi: la direzione che seguiranno dipende da diversi fattori. Probabilmente, la stagione degli utili giunge al momento opportuno. h

Gli indicatori macroeconomici continuano a segnalare un miglioramento delle condizioni del mercato. A meno di una vittoria di Le Pen o Melenchon o di un attacco missilistico della Corea del Nord, il breve periodo dovrebbe continuare a porre una sfida alle leggi di gravità.

Il vero fattore di delusione sarebbe un ulteriore rinvio della riforma del sistema tributario e delle misure di stimolo negli Stati Uniti.

La delusione ha trattenuto il dollaro in ribasso e, nel breve periodo, dovrebbe provocare il medesimo effetto. Al contempo, con Bce, Banca del Giappone e Banca d’Inghilterra salde sulle loro posizioni di neutralità, la politica monetaria rimane favorevole al dollaro.

Il calendario economico della giornata di oggi è praticamente privo di dati rilevanti sull’Europa.
Negli Stati Uniti, verranno pubblicati soltanto i dati sui settori immobiliare e industriale per il mese di marzo che, nonostante l’attuale apatia nei confronti del dollaro, dovrebbero spingere la valuta degli Stati Uniti in lieve rialzo.

I mercati attendono di tornare a muoversi. L’unica domanda è se il fattore in grado innescare la mossa debba essere rappresentato da un conflitto o da un rialzo dovuto alla minore tensione internazionale, prima che l’attenzione torni a concentrarsi sulla politica monetaria e su quella di bilancio nel breve periodo.

Nel corso della giornata, prima della pubblicazione dei dati, il dollaro dovrebbe continuare a muoversi in ribasso. L’avversione al rischio sostiene l’euro, che guadagna lo 0,08% per raggiungere gli 1,0652$.

Mentre i mercati europei potrebbero raccogliere i frutti del rialzo sperimentato dalle borse statunitensi, il Ftse 100 si muove in netto ribasso, perdendo lo 0,91%. L’apprezzamento della sterlina ha, infatti, pesato sui titoli delle multinazionali e, nonostante il deprezzamento del dollaro, il sostegno fornito dal greggio e dalle altre materie prime è stato scarsamente rilevante.

Con i mercati statunitensi che suggeriscono un’inversione della tendenza positiva osservata nella giornata di lunedì, l’andamento delle borse continuerà a essere determinato dal sentimento nei confronti degli utili societari e si dovrà fare molta attenzione nei prossimi giorni.

Con talmente tanti fattori da prendere in considerazione, non è certamente il momento di aprire posizioni long. Tuttavia, con Trump in pieno controllo del dollaro, ci si può aspettare che, nei prossimi giorni, inizierà un nuovo ciclo per i mercati.

Sull'Autore

Bob Masonauthor

Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.

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