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Con il Congresso Nazionale del Popolo nel fine settimana, la Cina è al centro dell’attenzione

Da:
Barry Norman
Pubblicato: Mar 3, 2016, 12:27 GMT+00:00

I mercati mondiali si sono orientati verso il rischio, grazie ai prezzi del greggio sembrerebbero rimanere stabili e alle borse in rialzo. Nella mattinata

Con il Congresso Nazionale del Popolo nel fine settimana, la Cina è al centro dell’attenzione

I mercati mondiali si sono orientati verso il rischio, grazie ai prezzi del greggio sembrerebbero rimanere stabili e alle borse in rialzo. Nella mattinata di giovedì, tra i dati pubblicati, solo un modesto numero ha disatteso le previsioni e tra questi si annovera l’indice cinese Caixin per i direttori degli acquisti del settore dei servizi.  La crescita di questo settore cardine è rallentata a febbraio, con l’indice che si è attestato a quota 51,2, a fronte del 52,4 registrato a gennaio. Lo yuan continuerà ad essere oggetto di attenzione da parte degli investitori, poiché durante questo fine settimana inizierà il Congresso Nazionale del Popolo.

In proposito, è stato dichiarato che “I trader, gli economisti e gli investitori si concentreranno principalmente sugli obiettivi del 2016 [relativi al prodotto interno lordo], di cui si è a lungo discusso e per i quali ci si attendo un minimo del 6,5% di crescita a un massimo del 7%” . Infine, il mid-point fissato dalla Banca Popolare Cinese nella giornata di giovedì rappresenti un interesse fondamentale per i mercati.

Grazie al rialzo dello yuan, la coppia USD/CNY è negoziata a quota 6,5438. Lo yuan offshore ha perso lo 0,05% rispetto alla sua controparte onshore, attestandosi a quota 6,5444 per dollaro, con una gamma di oscillazione di 50 punti.

Lo yuan ha iniziato a muoversi in rialzo dopo circa sei settimane, guidato dall’ottimismo che le autorità cinesi, durante l’incontro annuale previsto per sabato, mostrino segnali concreti di supporto all’economia e alla valuta.

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Secondo Frank Zhang, direttore della sezione del mercato dei cambi esteri presso la China Merchants Bank di Shanghai, il primo ministro Li Keqiang, che presenterà un memorandum al Congresso Nazionale del Popolo, con buone probabilità evidenzierà che l’obiettivo della nazione è quello di mantenere stabile il tasso di cambio rispetto a un paniere di valute.

Invece, in base a fonti di Bloomberg Intelligence, ci si attende che Li confermi il cambio di direzione nella politica monetaria, ora tendenzialmente espansiva. In base ai dati forniti dal China Foreign Exchange Trade System, alle 10:46 del mattino ora di Shanghai, lo yuan si è apprezzato dello 0,11%, portandosi a quota 6,5436 per dollaro. Questo dato porta il rialzo complessivo della valuta allo 0,2% in soli tre giorni. Sulla piazza di Hong Kong, il tasso di cambio offshore è aumentato dello 0,03%. La Banca Popolare Cinese ha innalzato il suo tasso di riferimento dello 0,12%, la stretta più forte delle ultime due settimane.

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Secondo Bloomberg Business, la Cina dispone di un numero sufficiente di strumenti per assicurarsi un tasso di crescita da moderato a elevato. Tale possibilità è stata evidenziata in prima pagina dal quotidiano di stampo governativo China Security Journal. Chiaramente, queste dichiarazioni seguono la decisione della Pboc di ridurre il coefficiente di riserva obbligatoria per le banche, incrementando quindi la disponibilità di liquidità nel sistema bancario. I funzionari cinesi hanno inoltre affermato che non vi è intenzione o necessità di ricorrere a una svalutazione dello yuan, come paventato la scorsa settimana dal Segretario del Tesoro americano, Jacob J. Lew.

La decisione presa mercoledì dal Moody’s Investors Service di modificare le previsioni di rating creditizio cinese da stabile a negativa è stata ampiamente ignorata dai mercati. Pur sottolineando alcuni elementi che hanno portato a queste decisione, quali l’aumento del debito e la riduzione delle riserve del mercato dei cambi, Moody’s ha confermato il rating creditizio di lungo termine al livello Aa3, il quarto più elevato nella scala degli investimenti.

La Pboc, che ha letteralmente inondato di liquidità il sistema finanziario in occasione delle festività legate al capodanno lunare, nella sola giornata di giovedì ha iniettato con operazioni di mercato aperto 370 miliardi di yuan (pari a 57 miliardi di dollari). Tale misura porta il prelievo settimanale a un totale di 500 miliardi di yuan, il quantitativo più cospicuo in tre anni.

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Per quanto riguarda gli altri mercati, il dollaro australiano si è mosso in rialzo a seguito dei dati positivi della bilancia commerciale, a loro volta supportati dalla lettura molto soddisfacenti del PIL, diffuso all’inizio della settimana. Il dollaro australiano ha guadagnato 10 punti portandosi a quota 0,7305, facendo così da leva anche per il dollaro neozelandese, che ha guadagnato 6 punti attestandosi a quota 0,6682.

Lo yen ha, invece, perso quota, poiché i trader, incrementando la propensione al rischio, hanno abbandonato le valute rifugio. Rispetto al dollaro, lo yen è valutato a quota 113,84

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