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Commissione UE scrive all’Italia: ‘Progressi sul debito non sufficienti’

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: May 30, 2019, 09:36 UTC

La Commissione UE scrive una lettera all’Italia per comunicarle che i progressi sul debito non sono sufficienti e che aprirà una procedura di infrazione.

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In data 29 maggio 2019 la Commissione UE, nelle persone del presidente della Commissione UE Pierre Moscovici e il vice presidente Valdis Dombrovskis (dimissionari a seguito delle Elezioni Europee 2019), scrive all’Italia in merito al debito pubblico ed ai progressi compiuti nel rispetto dell’articolo 126 comma 3 del Trattato Europeo.

Moscovici e Dombrovskis scrivono direttamente al ministro dell’Economia Giovanni Tria e gli chiedono di ottenere una risposta entro venerdì 31 maggio 2019.

Perché la lettera della Commissione UE all’Italia

“Caro ministro Giovanni Tria,

Le scriviamo per informarla circa i procedimenti relativi alla sorveglianza fiscale dell’Italia condotta dalla Commissione europea.”

Con queste parole si apre la lettera della Commissione UE all’Italia.

La lettera, dai toni formali e cordiali, ricorda al nostro Paese di non aver compiuto i “progressi sufficienti verso la conformità” con i criteri sul debito stabiliti nel 2018.

Per questo motivo la Commissione UE sta valutando la presentazione di una relazione nel rispetto dell’articolo 126 comma 3.

Nella lettera si cita anche il Regolamento (CE) n. 1467/97 del Consiglio, con riferimento a una porzione dell’articolo 2 comma 3, che recita così:

“La Commissione tiene in debita ed esplicita considerazione tutti gli altri fattori che, secondo lo Stato membro interessato, sono significativi per valutare complessivamente l’osservanza dei criteri relativi al disavanzo e al debito e che tale Stato membro ha sottoposto al Consiglio e alla Commissione.”

La lettera si conclude chiedendo al ministro Tria di inviare una sua replica contenente tutti gli aggiornamenti sullo stato attuale dei conti italiani, per consentire alla Commissione UE di scrivere un rapporto che comprenda gli ultimi aggiornamenti sullo stato dei conti pubblici italiani.

Non molto tempo per rispondere

All’Italia non viene dato molto tempo per rispondere, appena 48 ore ed anche meno se si considera che la lettera è datata 29 maggio e il Governo italiano dovrà rispondere entro il 31 maggio.

Se si volessero avanzare ipotesi cattive, si potrebbe pensare che la lettera è stata preparata come ultimo atto di un establishment della Commissione UE ormai dimissionario ,che presto verrà sostituito da nuove figure politiche.

Ma un’altra lettura potrebbe essere meno cattiva. Moscovici e Dombrovskis stanno compiendo il proprio lavoro fino alla fine chiudendo i “dossier” aperti, prima del passaggio di consegne.

Come sempre la verità sta nel mezzo, anche se questa lettera è stata in queste ore usata come pretesto per accendere dibattiti retorici tra le forze politiche opposte.

La risposta del Sottosegretario Giorgetti

Per ora la risposta ufficiale del Governo italiano arriva dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, il quale ha affermato:

“Il confronto con le istituzioni dell’Unione europea, in particolare con la Commissione, costituisce un momento di raccordo nel quale l’Italia non si limita a recepire indicazioni provenienti dall’UE.

Al contrario è l’occasione nella quale le priorità dell’agenda politica italiana vengono coordiante con quelle dell’Unione”.

L’Italia, quindi, non si limiterà a subire ma presenterà le ragioni della sua politica economica e delle sue scelte in materia di sviluppo del Paese.

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Andamento dello Spread

Al momento della pubblicazione della notizia, l’andamento dello spread è a 280 punti base, in calo rispetto alla giornata di ieri, ma ancora alto rispetto al minimo di 230 punti raggiunto a metà marzo 2019.

L’Italia avrebbe bisogno di uno spread Btp Italia – Bund a 10 anni decisamente inferiore ai 200 punti per respirare un po’ d’aria fresca.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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