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Commissione UE prepara procedura infrazione per debito Italia: Spread sale a 285

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: May 28, 2019, 09:29 GMT+00:00

Commissione UE avrebbe pronta la lettera che avvierebbe procedura d'infrazione per debito eccessivo contro l'Italia: Spread sale a 285.

Commissione UE

Secondo quanto riportato dall’agenzia Bloomberg, la Commissione Europea starebbe preparando una procedura d’infrazione contro l’Italia per lo sforamento dei parametri legati al debito.

La procedura potrebbe essere proposta per mercoledì 5 giugno, con la “minaccia” di comminare una multa da 3,5 miliardi di euro per non aver rispettato i parametri imposti dall’Unione Europea.

Bloomberg non cita la fonte, ma afferma che la notizia arriva da persone a conoscenza dei fatti.

Molto probabilmente la procedura sarà comunicata durante la normale procedura di monitoraggio del bilancio dell’Unione europea.

Al momento non risultano commenti ufficiali da parte della UE sulla veridicità o meno di questa lettera che sarebbe pronta per essere inviata all’Italia.

Lo spread è salito a 285 punti

Anche se si tratta solo di una indiscrezione, provenendo da una autorevole agenzia quale è Bloomberg, è bastato ai mercati perché lo spread Btp Italia – Bund a 10 anni schizzasse in alto.

Al momento della pubblicazione il differenziale è a 287.5 punti e in salita, ma lo spread aveva già superato i 289 punti base alle 9:20 di questa mattina, dal momento che la notizia è stata pubblicata ieri pomeriggio provocando una prima reazione negativa che aveva portato il Btp Italia da 266 punti a 271 punti in meno di due ore.

Ancora alta tensione e interessi alti sui titoli di stato italiani, che il 18 marzo scorso avevano raggiunto il minimo dell’anno a 233,8 punti base. Ma il clima incandescente creatosi durante la campagna elettorale per le elezioni Europee 2019 appena conclusesi, e le esternazioni infelici di alcuni membri del governo, avevano già fatto innalzare lo spread sopra i 285 punti.

Il commento di Matteo Salvini

Ieri sera il vicepremier Matteo Salvini ha commentato la notizia su La7, riporta Bloomberg, in cui il leader della Lega Nord ha detto:

“Aspetto di leggere la lettera della UE, anche se la Commissione UE dovrebbe riconoscere che le persone hanno votato per il cambiamento e per la crescita”.

In effetti, la lettera ha un tempismo straordinario, e ad una lettura cattiva la si potrebbe considerare come l’ultimo colpo di coda di un establishment che ha ormai concluso il suo percorso politico e che tra pochi giorni lascerà spazio al nuovo votato dagli europei.

Lo scenario politico è cambiato?

Questa martedì 28, si terrà a Bruxelles una riunione informale dei capi di stato UE per scegliere le figure chiave che dovranno guidare l’UE nei prossimi 5 anni.

Vi parteciperà anche il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il quale non avrà certamente una posizione di forza.

Lo scenario politico fuoriuscito dalle elezioni europee, seppure fornisce maggiore potere ai partiti sovranisti, questi non hanno la maggioranza al Parlamento Europeo, di conseguenza non avranno la forza di collocare nei posti chiave i propri candidati.

Lo scenario politico, che tutti speravano di cambiare grazie alle nuove elezioni, potrebbe invece essere lo stesso di prima, solo con nomi diversi.

Una procedura lunga

Se dovesse essere vero che la Commissione UE ha preparato la procedura di infrazione all’Italia per sforamento del debito, allora inizierà un contenzioso lungo e che richiederà l’intervento e il parere anche degli altri stati UE.

Ad ogni modo, nel frattempo, all’Italia potrebbe essere richiesto di depositare lo 0,2% del Pil (circa 3,5 miliardi di euro) in un deposito non fruttifero. Una somma consistente se si pensa che le stime di crescita sul Pil italiano per il 2019 dovrebbero essere appunto del +0,2% al massimo. Ciò vorrebbe dire azzerare la crescita del Paese di quest’anno.

Ad ogni modo la procedura è lunga e richiederà l’intervento dei ministri dell’economia degli altri 27 Paesi UE (escluso il Regno Unito), i quali dovrebbero votare a favore o contro la proposta della Commissione UE.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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