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Class action contro Overstock.com. Progetti blockchain erano una copertura

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Sep 29, 2019, 06:54 UTC

Class action contro Overstock.com il marketplace del'arredamento americano. I progetti blockchain erano solo una copertura per nascondere l'emorragia di denaro nel bilancio.

overstock.com

Alcuni azionisti di Overstock.com, il marketplace online americano dell’arredamento, hanno intentato una class action contro la società per non aver rivelato fatti che riguardavano la reale condizione di bilancio della società. Secondo l’accusa, Overstock.com è in una fase di perdita dal 2016 e nel quarto trimestre di quell’anno, avrebbe addirittura omesso di riportare il reale bilancio societario.

Il marketplace dell’arredamento avrebbe ingaggiato una inutile battaglia contro il rivale wayfair.com per conquistare nuove fette di mercato, non riuscendo nell’intento.

La blockchain come copertura del fallimento di Overstock.com

Come noto Overstock.com è stato il primo marketplace online di grandi dimensioni ad accettare pagamenti in bitcoin.

Ma, secondo la class action, l’attività della società nel settore blockchain è solo un disperato tentativo di coprire il fallimento dell’azienda.

I dirigenti del marketplace, compreso che non vi era più la possibilità di ritornare in una condizione di profittabilità, avrebbero provato a cavalcare “l’onda blockchain” per risollevare le sorti dell’azienda.

Patrick M. Byrne, che aveva lanciato Overstock.com nel 1999, si sarebbe speso in prima persona nel girare gli Stati Uniti parlando di blockchain, per distogliere l’attenzione sul fatto che la sua creatura stava vivendo una “emorragia di denaro”.

La mutazione genetica di Overstock.com

Ancora la Class action intentata contro Overstock.com, afferma che negli ultimi tempi i bilanci dell’azienda erano improvvisamente cambiati e la redditività era tornata sorprendentemente in positivo.

Tuttavia, il board della società aveva deciso di spendere 100 milioni di dollari del bilancio per progettare il token tZERO affermando che il token avrebbe apportato un gran beneficio al valore dell’azienda già entro la fine del 2019.

Non solo, i dirigenti della società in questo periodo hanno emesso un’ampia serie di comunicati stampa e rilasciato dichiarazioni, per promuovere la transizione di Overstock.com da marketplace a exchange di criptovalute. Nei comunicati stampa si fornivano solo i vantaggi che una tale operazione di mutazione genetica avrebbe apportato agli azionisti.

Ma secondo gli azionisti che hanno avviato la class action, il board della società avrebbe volutamente nascosto agli azionisti i rischi che una tale operazione presentava.

Inoltre, secondo gli azionisti, la dirigenza dello shop online avrebbe omesso di informare sui rischi di estrema volatilità a cui sarebbe stato esposto il token tZERO, una volta immesso sul mercato.

Una vendetta sugli short seller

La storia è complicata dalla scoperta fatta dagli azionisti il 16 settembre di quest’anno. Overstock.com avrebbe organizzato una vendetta contro gli short seller (venditori allo scoperto) che per un decennio avrebbero messo in atto una campagna contro le azioni Overstock, di fatto screditandole.

La vendetta sarebbe stata messa in atto ponendo dei vincoli di vendita sul breve periodo al token tZERO.

Mentre, però, il token veniva vincolato, Byrne avrebbe venduto azioni Overstock.com personali per un valore di 102 milioni si USD. E questo mentre lo U.S. SEC intimava alla società di cessare i comportamenti di manipolazione di mercato che l’autorità aveva scoperto.

La fuga di Byrne

Durante l’estate Byrne si è dimesso da CEO dell’azienda e pochi giorni fa anche il CFO di Overstock.com si è dimesso dalla sua carica.

Tutto sta portando a una delicata situazione, perché Overstock.com rischia ora il fallimento societario.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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