Bollette, verso ripristino vecchi target deficit per nuovi aiuti – fonti

ROMA (Reuters) – Giorgia Meloni punta a sfruttare i margini di finanza pubblica ereditati dal premier uscente Mario Draghi per reperire nuove risorse a deficit e attenuare l’impatto della crisi energetica su famiglie e imprese, riferiscono due fonti vicine al dossier.

La leader di Fratelli d’Italia, che dovrebbe ricevere l’incarico a formare il nuovo governo al più tardi la prossima settimana dopo aver guidato la destra alla vittoria nelle elezioni del 25 settembre, è già al lavoro con i suoi fedelissimi su un nuovo pacchetto di aiuti, riferiscono le fonti.

Il quadro macroeconomico che Meloni si trova di fronte non è dei migliori: l’Italia è già tecnicamente in recessione, con il Tesoro che prevede tre trimestri consecutivi di contrazione fino a marzo 2023.

Nel cercare di far fronte alla crisi, il nuovo esecutivo è aiutato dal fatto che l’indebitamento netto mostra una dinamica migliore rispetto a quanto indicato da Draghi lo scorso aprile, grazie soprattutto alla crescita delle imposte indirette come Iva e accise.

A legislazione vigente, infatti, il Tesoro ha stimato un deficit al 5,1% del Pil quest’anno e al 3,4% il prossimo, contro rispettivamente il 5,6% e 3,9% del Documento di economia e finanza (Def).

Meloni vuole ora tornare al vecchio quadro programmatico di aprile e impegnare circa 10 miliardi di maggiore indebitamento a sostegno dell’economia, spiegano le fonti, una delle quali riferisce che è già in atto un confronto con i tecnici del Tesoro sulle misure in cantiere.

Draghi ha stanziato da inizio anno circa 66 miliardi per far fronte alla crisi.

Numerose misure di sostegno, nella loro configurazione attuale, scadono a novembre e solo estenderle a dicembre costerebbe quasi 5 miliardi, secondo le stime del Tesoro.

(Giuseppe Fonte, tradotto da Chiara Scarciglia, editing Sabina Suzzi)