Non tutti i mali vengono per nuocere. È così che la controversa direttiva comunitaria CRD IV, contestata da più parti per aver introdotto il bail-in,
Non tutti i mali vengono per nuocere.
È così che la controversa direttiva comunitaria CRD IV, contestata da più parti per aver introdotto il bail-in, permette a Via Nazionale di aiutare le banche tricolore.
Sì perché, in tale provvedimento è contenuta la norma che autorizzi il massimo organismo di vigilanza nazionale a fissare un diverso coefficiente di riserva di capitale anticiclica, sulla base del rapporto intercorrente tra credito bancario e PIL, considerato nel suo scostamento dal trend di lungo periodo.
Da Via Nazionale sottolineano come solo sfruttando l’indicatore ottenuto dal rapporto di cui sopra si possa compiere una scelta obiettiva, perché prendere le mosse dal credito rispetto al PIL permette di monitorare il ciclo del suddetto credito basandosi sullo scostamento del rapporto tra il credito complessivo al settore privato non finanziario e il PIL rispetto al trend di lungo periodo.
Solo così è possibile operare una corretta valutazione stimando perfettamente se il trend del credito sia peggiorato o migliorato rispetto all’andamento del PIL.
Dopo aver chiarito la ratio guida, la Banca d’Italia comunica ufficialmente che, relativamente al secondo trimestre del presente anno, il valore del coefficiente di cui sopra sia stato fissato al valore di 0.
Un valore che sorride alla finanza italiana, tenendo presente che il calcolo effettuato dal Comitato di Basilea per la Vigilanza Bancaria aveva portato a uno scostamento di 7,2 punti percentuale nell’ultimo trimestre del 2015, mentre si restringe di 2 punti con il ricalcolo di Bankitalia, che resta comunque sull’attenti, affermando che la situazione macrofinanziaria italiana “seppur in miglioramento, resta debole”, a fronte di un credito alle imprese che “continua a ridursi”.
Tra gli indicatori presi in considerazione è annoverato anche il tasso di disoccupazione, che si presenta “in flessione ma su livelli storicamente elevati”; diversamente, i prezzi degli immobili che nonostante siano “in lieve ripresa in termini reali, rimangono inferiori al loro livello di lungo periodo”.
Appare palese che finalità primaria della normativa bancaria sia una tutela che protegga gli istituti dal credit crunch, da qui l’idea di fornire cuscinetti di capitale riserva nei periodi di forte espansione creditizia, fondamentali per attutire l’urto della contrazione del credito.
Dopo gli studi in Giurisprudenza frequenta un corso in mercati finanziari fortemente orientato all’apprendimento del trading sul Forex. Il “Dealing on Foreign Exchange Market –FOREX-“ gli fornisce gli strumenti per iniziare il percorso di trader, ambito in cui è attivo con particolare attenzione alle medie mobili.