Azioni asiatiche sostenute dall’ottimismo riguardante commercio; Trump non riesce a contenere il dollaro degli Stati Uniti

Lunedì, i principali indici azionari dell’Asia e del Pacifico sono in rialzo, in un rapporto del Wall Street Journal secondo il quale Stati Uniti e Cina si stanno avvicinando a un accordo commerciale.

Il rapporto ha proseguito dicendo che Pechino sta offrendo di abbassare i dazi su determinati prodotti degli Stati Uniti come parte di un accordo commerciale con Washington. Il rapporto sembra altrettanto ottimistico leggendo un articolo pubblicato venerdì da Bloomberg, secondo il quale i funzionari degli Stati Uniti stanno preparando un accordo commerciale finale che il presidente degli Stati Uniti Trump e il presidente cinese Xi Jinping potrebbero firmare entro poche settimane.

Alle 03:21 GMT, l’indice cinese di Shanghai era negoziato a 3045,60, in rialzo del 51,59 o dell’1,72%. L’indice KOSPI sudcoreano era a 2199,67, in rialzo a 4,23 o + 0,19% e l’indice Hang Seng di Hong Kong era a 28871,15, in rialzo di 58,98 o + 0,20%.

In Giappone, l’indice Nikkei 225 era a 21782,12, in rialzo di 179,43 o + 0,83% e l’S&P/ASX 200 australiano era negoziato a 6221,10, in rialzo del 28,40 o dello 0,46%.

Durante la sessione, anche i mercati dei future statunitensi sono negoziati in rialzo. L’indice benchmark March E-mini S&P 500 era scambiato a 2818,25, in rialzo di 13,25 o + 0,47%. Il chip blue March E-mini Dow Jones Industrial Average si attestava a 26162, in rialzo di 131 o + 0,50% e l’indice E-mini di marzo NASDAQ-100 basato sulla tecnologia era a 7204,00, in rialzo di 48,00 o + 0,67%.

I commenti di Trump non riescono ad indebolire il dollaro statunitense

Lunedì, il dollaro statunitense era negoziato in rialzo rispetto alla maggior parte delle principali valute. Il biglietto verde si sta rafforzando a causa dell’ottimismo su un accordo commerciale tra Cina e Stati Uniti, con gli investitori che ignorano principalmente i commenti del presidente Trump durante il fine settimana sull’impatto di un forte biglietto verde sull’economia americana. I rendimenti del Tesoro sembrano essere il catalizzatore, rendendo il dollaro statunitense un investimento più attraente.

Sabato, Trump ha ribadito le sue critiche nei confronti della politica monetaria della Federal Reserve, dicendo che sta promuovendo un dollaro americano più forte, probabilmente a spese dell’economia statunitense.

“L’America ora è rapida crescita come non mai”, ha detto Trump. “Altri paesi stanno facendo molto male. Ciò rende ancora più difficile per noi avere successo. Inoltre, abbiamo un gentiluomo che ama innalzare i tassi di interesse nella Fed “, ha detto riferendosi al presidente della Federal Reserve Jerome Powell.

“Abbiamo un signore che ama il restringimento quantitativo nella Fed. Abbiamo un signore che adora un dollaro molto forte nella Fed. Quindi con tutte queste cose – vogliamo un dollaro forte ma siamo ragionevoli – con tutto ciò stiamo andando alla grande. Potete immaginare se avessimo lasciato i tassi di interesse dove erano? Se non avessimo applicato un restringimento quantitativo? Voglio un dollaro che sia grande per il nostro paese ma non un dollaro che ci rende impossibile fare affari con altri paesi “.

In passato, Trump è riuscito a contenere il dollaro statunitense, ma non è il caso questa volta. Con l’aumento dei rendimenti del Tesoro, il dollaro sta diventando un investimento più attraente a causa dell’aumento del differenziale dei tassi di interesse rispetto a valute come il dollaro australiano e lo yen giapponese.

In questo momento, la Fed è accomodante e blocca i suoi innalzamenti dei tassi. Tuttavia, gli investitori del Tesoro stanno vedendo le cose in modo diverso, spingendo i rendimenti in rialzo. L’azione di prezzo suggerisce anche che gli investitori del Tesoro potrebbero prezzare almeno un rialzo dei tassi da parte della Fed quest’anno ed è rialzista per il dollaro.