Pubblicita'
Pubblicita'

In attesa delle dichiarazioni di Yellen, l’ossessione per il dollaro continua

Da
Bob Mason
Pubblicato: Mar 3, 2017, 13:05 GMT+00:00

Nella prima parte della giornata, l'ossessione per la possibilità di una manovra restrittiva della Fed a marzo ha tenuto in pugno i mercati, condizionando

In attesa delle dichiarazioni di Yellen, l’ossessione per il dollaro continua

Nella prima parte della giornata, l’ossessione per la possibilità di una manovra restrittiva della Fed a marzo ha tenuto in pugno i mercati, condizionando l’andamento del dollaro. Durante la sessione asiatica, l’indice spot della valuta statunitense si è mosso in ribasso dal massimo raggiunto a dicembre per toccare il minimo intragiornaliero di quota 101,97.

Nel corso della settimana, diversi membri del Fomc hanno rilasciato dichiarazioni. Persino Brainard, una delle colombe con diritto di voto, si è espressa a favore di un innalzamento dei tassi nel breve periodo.

I dati macroeconomici sugli Stati Uniti pubblicati nella giornata di giovedì sono stati limitati alle richieste settimanali di sussidio di disoccupazione, che scendon  a 223000. In attesa dei dati sulle buste paga dei settori non agricoli e sulla crescita dei salari, che verranno diffusi nella giornata di venerdì, la cifra è sicuramente ben gradita al Fomc.

Nella giornata di oggi, l’attenzione si concentra su Yellen, la presidente della Fed, coi mercati che attendono le sue ultime dichiarazioni sulla possibilità di una manovra restrittiva a marzo. Intanto, i membri del Fomc hanno preparato il campo prima che il comitato entri in silenzio in attesa della riunione del 14 e 15 marzo.

Prima dell’intervento di Yellen, forse non casualmente previsto verso la conclusione della sessione degli Stati Uniti, Evans e Powell, membri del Fomc con diritto di voto, rilasceranno dichiarazioni che potrebbero andare ad aggiungersi al sentimento ottimista. Tuttavia, l’effetto sull’andamento del dollaro sarà relativamente limitato. Powell parlerà meno di un’ora prima dell’intervento di Yellen e Fischer. Evans ha mantenuto un atteggiamento più da colomba sull’innalzamento dei tassi di interesse: soltanto un suo passaggio su posizioni più da falco potrebbe avere conseguenze sul dollaro. Sarebbe un bel colpo se tutte le colombe si pronunciassero a favore di una manovra restrittiva a marzo.

Tra i dati sugli Stati Uniti che verranno pubblicati nel pomeriggio di oggi, vi è l’indice dei direttori degli acquisti di febbraio. Mentre i mercati attendono il discorso di Yellen, un miglioramento dell’attività del settore dei servizi fornirà ai mercati un motivo in più per essere ottimisti circa la posizione di Yellen.

Nel Regno Unito, verrà pubblicato l’indice dei direttori degli acquisti del settore dei servizi per il mese di febbraio. Si prevede una flessione, che trascinerà la sterlina. Se positivi, i dati dovrebbero produrre effetti di breve durata sulla valuta britannica, su cui continua a pesare il sentimento dei mercati sul voto della Camera dei Lord sulla Brexit. Nonostante il deprezzamento del dollaro, la coppia GBP/USD perde lo 0,06%.

La buona notizia è l’insolito silenzio di Trump, che permette ai mercati di non distrarre l’attenzione dalla valutazione delle probabilità di una manovra restrittiva della Fed nel corso del mese.

L’ossessione per il dollaro ha fatto sì che, nel corso della settimana, le notizie sull’euro e sull’economia dell’Eurozona fossero ampiamente trascurate. A ogni modo, a seguito dei dati sull’inflazione, che raggiunge l’obiettivo del 2% fissato dalla Bce, è probabile che Francoforte muti l’approccio di politica monetaria. L’incremento dell’inflazione non è, infatti, dovuto esclusivamente all’aumento del prezzo del greggio e ciò pone in discussione la visione che la Bce ha della crescita generale del livello dei prezzi. I recenti dati sul Regno Unito costituiscono un avvertimento per la Bce, affinché non trascuri l’aumento dell’inflazione. In Germania, a gennaio, le vendite al dettaglio sono diminuite per il terzo mese consecutivo, nonostante l’incremento previsto. Tale tendenza preoccupa, specialmente se si considera la stabilità del mercato del lavoro tedesco.

Se la Bce si spostasse verso una possibile riduzione del programma di acquisto di titoli, una simile decisione potrebbe sostenere l’euro, specialmente se Yellen dichiarasse ufficialmente che la Fed attuerà una manovra restrittiva a marzo. La Bce prenderà la propria decisione sulla politica monetaria nella prossima settimana, prima della riunione del Fomc. Le dichiarazioni di Yellen potrebbero contribuire a un mutamento della politica monetaria della Bce?

Alla redazione di questo articolo, l’indice del dollaro spot si attestava a quota 102,05, in ribasso dello 0,15%. Il dollaro potrebbe raggiungere quota 103, ma Yellen dovrà essere chiara.

Sull'Autore

Bob Masonauthor

Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.

Pubblicita'