I dati dell’NFP e quelli Salariali deludono i Mercati Si supponeva che i risultati relativi alle buste paga dei settori non agricoli e i dati salariali
Si supponeva che i risultati relativi alle buste paga dei settori non agricoli e i dati salariali avrebbero guidato il dollaro in rialzo e c’è stato qualche momento in cui ciò è accaduto. Entrambi i dati summenzionati sono risultati molto più deboli di quanto ci si aspettava e, per certi versi, questo era stato previsto dal mercato. Il dato dell’NFP tende a essere debole nel corso del mese di agosto, ma quello che ha sorpreso il mercato è stata la debolezza anche dei dati salariali. L’NFP ha evidenziato un dato pari a 156.000 unità e anche i numeri relativi all’occupazione dello scorso mese sono stati rivisti in ribasso, portando il dollaro verso una significativa debolezza. Di fatto, ciò dovrebbe aver eliminato definitivamente le aspettative di un innalzamento dei tassi d’interesse entro quest’anno da parte della Fed e questa non è una buona notizia per il dollaro.
Tuttavia, quasi immediatamente dopo la pubblicazione dei dati deboli dell’NFP, abbiamo avuto la notizia che la BCE non prenderà in considerazione un rallentamento dei propri stimoli all’economia, almeno fino a dicembre di quest’anno. Queste notizie hanno creato scontento nei rialzisti dell’euro e si è reso evidente che la BCE non è contenta della corsa in rialzo della propria moneta e deve fare qualche azione di forza per tenere l’euro sotto controllo almeno per il breve termine. Si è verificata così una inversione totale della mossa in rialzo dell’euro che ora viene scambiato in modo molto debole in prossimità dei livelli inferiori della propria gamma di oscillazione.
Colin First è stato coinvolto nel settore FX per 14 anni lavorando in varie vesti come trader, gestore di fondi, rivenditore e analista. Si è specializzato nello sviluppo di strategie di trading ed è appassionato di FX e servizi finanziari. Colin mantiene un blog in cui discute su diversi argomenti relativi al FX.