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L’oro balza in rialzo in seguito alle dichiarazioni sui tassi di interesse negativi

Da
James Hyerczyk
Aggiornato: Feb 11, 2016, 19:52 GMT+00:00

Giovedì i futures dell'indice Comex Oro forexwords di aprile sono aumentati di oltre il 5%, prima di stabilirsi in un intervallo. Il movimento ha portato

L’oro balza in rialzo in seguito alle dichiarazioni sui tassi di interesse negativi

Giovedì i futures dell’indice Comex Oro forexwords di aprile sono aumentati di oltre il 5%, prima di stabilirsi in un intervallo. Il movimento ha portato l’oro al suo livello più alto da oltre un anno, spinto dalle preoccupazioni per l’economia degli Stati Uniti e nel resto del mondo.

I principali fattori che hanno creato queste preoccupazioni sono stati in primis i timori di instabilità finanziaria delle banche, il dollaro USA in ribasso e il calo dei rendimenti del Tesoro. I timori d’instabilità sono stati inoltre alimentati da una decisa vendita di azioni di banche europee, con gli investitori preoccupati soprattutto per la redditività delle banche, in una situazione bassa crescita e in un contesto di tassi d’interesse bassi.

I discorsi su tassi d’interesse negativi, degli ultimi giorni, hanno inoltre fatto incrementare la domanda di oro. Dal momento che l’oro non paga né interessi né dividendi, è considerato un investimento più attraente rispetto a strumenti ad interesse negativo. Anche il presidente della Fed Janet Yellen ha menzionato, durante la sua testimonianza di oggi, che saranno possibili tassi negativi anche negli Stati Uniti.

Il debito a lungo termine degli Stati Uniti ha subito un rally, in quanto gli investitori hanno aumentato le scommesse che la Fed non sarà in grado di smorzare, nemmeno gradualmente, il ritmo dei tassi, o nel caso li aumentasse, vedrebbe accelerare l’arrivo della recessione e della deflazione. Con il rally sono anche arrivati bassi rendimenti del Tesoro, che hanno spinto il dollaro americano più in ribasso rispetto all’Euro.

L’oro di aprile è stato scambiato a 1235,33 dollari, con un incremento di 36,90 dollari, ovvero del 3,08%.

La coppia EUR / USD ha anche trovato sostegno durante il mercato azionario dal momento che l’euro è una valuta di rimborso. La coppia GBP / USD è stata sotto pressione, a causa del calo dei prezzi del greggio e dell’ impatto di quest’ultimo sull’economia del Regno Unito. In altre news, l’asta sui titoli a 30 anni del Regno Unito ha evidenziato che il rendimento medio, su un titolo di stato venduto all’asta, è sceso al 2,21%. Nel mese di dicembre, corrispondeva invece al 2,49%.

La coppia EUR / USD é stata scambiata a 1,1323, in crescita di 0,0040, ovvero 0,36%. La coppia GBP / USD é stata scambiata a 1,4424, 0,0099 verso il basso, ovvero 0,69%.

Giovedì i futures WTI del greggio di marzo sono stati in calo del 4 per cento. Questo movimento ha spinto il prezzo ai suoi minimi da quasi 12 anni. Il contratto di aprile è sceso addirittura a 26,22 dollari al barile, poco lontano dal risultato del 20 gennaio che ha visto il contratto vicino a 26,19 dollari.

Stanno inoltre cominciando ad emergere problemi di stoccaggio . Sta diventando chiaro che il mercato è a corto di spazio per immagazzinare petrolio greggio e così i venditori potrebbero essere costretti a continuare ad offrire prezzi più bassi fino a quando non troveranno nuovi acquirenti. Il differenziale dello scambio tra i primi due mesi, si è allargato fino a 2,65 dollari, risultando il più grande sconto, o “contango”, tra i due contratti, da novembre, e questo indica che lo scarso spazio per lo stoccaggio ha limitato l’interesse ad acquistare barili da stoccare per venderli ad una data successiva.

Una guerra dei prezzi è inoltre in corso all’interno dell’OPEC per la quota di mercato asiatico. L’Iran avrebbe offerto il suo greggio in Asia con uno sconto tale da poter gareggiare con il massimo produttore OPEC, l’Arabia Saudita.

L’unica notizia positiva di oggi è stata la voce che ha visto alcuni paesi OPEC cercare di raggiungere un consenso tra il gruppo e i più importanti paesi non soci, per “congelare” la produzione di petrolio.

Le notizie dagli Stati Uniti, hanno riportato che le domande di disoccupazione si sono mantenute ben al di sotto della stima di 287000 arrivando a 269000. Questo ha portato a 50, le settimane consecutive dove le richieste si sono mantenute sotto le 30000 unità; la più lunga striscia positiva dal 1970.

Anche oggi, durante il suo secondo giorno di testimonianze davanti al Congresso, il presidente Fed, Janet Yellen, ha ammesso che c’è in vista, una “possibilità” di una flessione. “C’è sempre qualche possibilità di recessione nel corso di un anno”, ha detto. “Ma l’evidenza suggerisce che le crescite non muoiono di vecchiaia”.

Ha anche aggiunto: “Alla luce dell’esperienza dei paesi europei e di altri, che sono arrivati ad adottare tassi negativi, stiamo monitorando la situazione, perché vorremmo essere preparati nel caso in cui ci sarà bisogno di fare degli aggiustamenti . Non abbiamo terminato la valutazione. Dobbiamo considerare il contesto istituzionale e non è sicuro che tassi negativi funzionino bene qui negli Stati uniti”.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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